I membri del Partito Liberal Democratico del Giappone pianificano di proporre alla nazione lo sviluppo di uno yen digitale

I membri del Partito Liberal Democratico del Giappone pianificano di proporre alla nazione lo sviluppo di uno yen digitale - shinzo abeSecondo un rapporto di Reuters, circa 70 legislatori del Partito Liberal Democratico del Giappone ritengono che sia necessario uno yen digitale per contrastare Libra e la valuta digitale cinese, due progetti in fase di sviluppo avanzata.

Una collaborazione tra governo e privati

Il piano – volto a mantenere il Giappone in prima linea nell’innovazione fintech – si fonderebbe sulla collaborazione tra il governo ed il settore privato, ha detto all’agenzia di stampa Norihiro Nakayama, viceministro parlamentare per gli affari esteri.

“La Cina si sta muovendo verso l’emissione di yuan digitali, in risposta a ciò vorremmo proporre delle misure atte a contrastare tali tentativi”, ha affermato Nakayama. Nella fase iniziale del progetto sarebbe prevista un’ampia ricerca per indagare sulle possibili prospettive della moneta digitale.

Il gruppo del partito al potere è guidato dall’ex ministro dell’Economia, del commercio e dell’industria Akira Amari e sottoporrà il piano al governo probabilmente il mese prossimo.

La banca centrale giapponese non appoggia la proposta

L’iniziativa sembrerebbe opporsi all’opinione della banca centrale del paese, che ha dichiarato lo scorso giugno che emettere uno yen digitale significherebbe rimetterci denaro. “L’eliminazione del denaro liquido renderebbe l’utilizzo della nuova infrastruttura di pagamento scomodo per il pubblico, di conseguenza nessuna banca centrale troverebbe conveniente accettarla”, ha detto Masayoshi Amamiya, vicegovernatore della banca del Giappone (BoJ). Tuttavia, sembra voler lasciare aperta la possibilità di andare in quella direzione in futuro.

Recentemente, la BoJ ha aderito ad una partnership con altre cinque banche per formare un nuovo gruppo di lavoro in collaborazione con la Banca dei Regolamenti Internazionali, con l’obiettivo di condividere i risultati della ricerca sulle potenziali realizzazioni di valute digitali da parte delle banche centrali nazionali. Inoltre, Reuters afferma che il Primo Ministro Giapponese Shinzo Abe ha dichiarato al parlamento che il governo lavorerà con la BoJ per studiare le valute digitali ed in particolare considerare l’idea di un lancio dello yen nel settore cripto.

Riguardo allo sviluppo della criptovaluta yen, l’ex membro del consiglio della BoJ Takahide Kiuchi ha sostenuto nel rapporto che la banca centrale si impegnerebbe per evitare di limitare l’innovazione del settore privato. “Il modo migliore potrebbe essere quello di emettere una valuta digitale di tipo ibrido gestita ed emessa da società private, con il coinvolgimento della banca centrale”, ha affermato.

Quando il progetto Libra, guidato da Facebook e sostenuto dalla Libra Association, è stato annunciato l’estate scorsa, i regolatori giapponesi hanno espresso preoccupazione per i potenziali rischi derivanti dal lancio di un eventuale stablecoin. Poco dopo, il Giappone ha formato un gruppo di lavoro che si occupasse di fare un’accurata ricerca sul tema prima dell’incontro del G7 in Francia, per discutere con i partner internazionali delle prospettive del settore cripto.