Il COVID-19 in Cina potrebbe incentivare l’adozione della blockchain per le campagne di beneficenza

Il COVID-19 in Cina potrebbe incentivare l'adozione della blockchain per le campagne di beneficenza - Wuhan cryptoDall’inizio di quest’anno, sono state raccolte decine di milioni di dollari per aiutare Wuhan, una città nella Cina centrale con 11 milioni di abitanti, a riprendersi dall’epidemia di coronavirus, sostengono le fonti locali.

Tuttavia, gli enti di beneficenza in Cina non sono generalmente considerati attendibili. Negli ultimi mesi, i giganti dei pagamenti digitali e delle banche cinesi hanno costruito piattaforme basate sulla blockchain per affrontare i problemi di comunicazione tra gli enti di beneficenza e le comunità colpite, così come la mancanza di trasparenza nell’attuale sistema di distribuzione delle donazioni.

Alibaba e Tencent al servizio degli enti di beneficienza

La società quotata in borsa Alibaba (azioni Alibaba – ticker: BABA), fondatrice di AliPay, ha rilasciato il quadro tecnico e gli standard di settore per le piattaforme blockchain per enti di beneficenza a settembre. Alibaba prevede di aumentare la trasparenza monitorando le donazioni sulla blockchain aziendale e rendere più facile per le persone fare donazioni tramite la sua funzione di autenticazione.

Anche Tencent (ticker: TCEHY) si è impegnata a registrare le donazioni di una campagna di beneficenza a livello nazionale sulla sua blockchain aziendale TUSI. La campagna annuale, che si tiene il 9 settembre di ogni anno, ha raccolto oltre 3 miliardi di dollari da oltre 43 milioni di persone e 14.000 aziende nel 2019, secondo quanto riportato da fonti di informazione locali.  

L’Industrial and Commercial Bank of China (ICBC), una delle quattro principali banche commerciali statali in Cina, ha descritto dei casi di utilizzo della blockchain per gli enti di beneficenza in un white paper del 2020 sull’adozione della tecnologia nel settore dei servizi finanziari.

“La filiale della Croce Rossa nel Guangxi e la sede della Zhuhai Charity sono attualmente sulla nostra piattaforma e inviteremo gradualmente più organizzazioni in tutto il paese”, ha affermato la banca nel white paper.

Crisi di fiducia

Queste azioni fanno eco all’appello del Consiglio di Stato a utilizzare le tecnologie emergenti, inclusa la blockchain, per migliorare il sistema di beneficenza in Cina e ripristinare la fiducia del pubblico in enti di beneficenza cinesi.

La Croce Rossa cinese, una delle più grandi associazioni di beneficenza del Paese, è stata criticata per non aver rifornito gli ospedali che stavano combattendo il coronavirus a febbraio. Inoltre, i cittadini cinesi non hanno dimenticato un altro vecchio scaldalo che ha causato gravi danni alla reputazione della Croce Rossa: una donna di nome Guo Meimei che ha affermato di aver lavorato per la Croce Rossa, era saltata agli onori della cronaca mostrando il suo sontuoso stile di vita sui social media nel 2011.

Voci non comprovate hanno detto che aveva contatti con un alto funzionario cinese della Croce Rossa e ha usato impropriamente alcuni fondi dell’associazione. L’organizzazione aveva ricevuto decine di milioni di dollari in donazioni sulla scia del terremoto di Wenchuan del 2008.

Nella sua politica proposta nel 2016, la Fondazione della Croce Rossa cinese ha affermato che avrebbe istituito un’istituzione di terze parti indipendente per controllare e supervisionare la gestione delle sue forniture e donazioni, secondo un documento sul sito web ufficiale del Consiglio di Stato.