Mentre diverse persone credono che Bitcoin potrebbe un giorno diventare la valuta di riserva mondiale, il CEO di Input and Output, Charles Hoskinson, si è distinto, dubitando della realtà della dichiarazione.
Il consumo di energia di Bitcoin potrebbe ostacolare la sua adozione
Durante una recente intervista, Hoskinson ha indicato il consumo energetico di Bitcoin come il primo fattore che potrebbe ostacolare l’adozione dell’asset in tutto il mondo.
Secondo lui, in un settore in cui la decentralizzazione è una priorità, l’alto consumo energetico di Bitcoin aumenterebbe la centralizzazione.
Crede che piuttosto che usare un processo ad alta intensità energetica, l’industria dovrebbe concentrarsi su alternative efficienti con meno consumo energetico.
Illustrando la situazione, ha stabilito il suo disaccordo con l’affermazione “la scarsità viene da un alto costo di produzione”.
“Se produci quadri e uno lo devi dipingere a mano mentre l’altro lo puoi fare con la macchina e sono entrambi identici, e la domanda è la stessa per entrambi, stai solo spendendo mille volte di più per fare uno rispetto all’altro”.
Questa non è la prima volta che sono state sollevate questioni sull’alto consumo energetico di Bitcoin (qui la quotazione in tempo reale). Molti scettici hanno sempre evidenziato come l’uso di energia di Bitcoin causi danni all’ambiente; tuttavia, gli appassionati di criptovalute credono che le attività potrebbero incentivare l’uso di energia rinnovabile.
Cardano e altri beni abilitati agli smart contract potrebbero diventare la valuta di riserva del mondo
Il fondatore di Cardano ha inoltre aggiunto che qualsiasi asset digitale che potrebbe riempire quel vuoto e ottenere il titolo di “valuta di riserva del mondo” deve offrire servizi come smart contract, standard di metadati, e un throughput migliorato che completi enormi transazioni al secondo.
In particolare, tutto questo manca in Bitcoin, poiché l’asset non può offrire tutte queste condizioni attualmente.
Questo significa che asset digitali come Ethereum, Cardano, Solana e altri asset abilitati ai smart contract hanno il potenziale per cementare la loro posizione come valuta di riserva globale.
Tuttavia, va notato che Square di Jack Dorsey sta attualmente lavorando per portare la finanza decentralizzata al Bitcoin, il che significa che l’asset potrebbe un giorno avere capacità di smart contract.
Nella sua opinione sulla de-dollarizzazione, il cripto-miliardario ha notato che non accadrebbe in un solo giorno. Hoskinson ha detto che la sua possibilità diventerebbe molto più chiara man mano che il profilo del debito nazionale dell’America aumenta quando la gente passa a diversi standard monetari.
E voi cosa ne pensate delle dichiarazioni di Hoskinson? Cerca solo di tirare acqua al suo mulino, oppure dice la verità? Fatecelo sapere scrivendoci nella sezione dei commenti qui sotto.
