Il nuovo fondo fintech da 250 milioni $ di una storica banca svizzera punta tutto sulla tokenizzazione

Il nuovo fondo fintech da 250 milioni $ di una storica banca svizzera punta tutto sulla tokenizzazione - LO Funds Global FinTech LinkedIn 1024x535Un fondo di investimento fintech lanciato di recente e gestito da Lombard Odier Investment Managers, il ramo di asset management della storica banca privata svizzera fondata nel 1796, sta cercando società incentrate sulla “tokenizzazione”.

L’approccio “picks and shovel” per investire nelle società incentrate sulla tokenizzazione

Il gestore del fondo ha lanciato la sua nuova strategia fintech a maggio e da allora ha accumulato 250 milioni $ di asset nonostante le difficili condizioni di mercato. Jeroen van Oerle, manager di portafogli azionari fintech globali per il fondo, ha dichiarato che il suo team sta adottando un approccio “picks and shovel” per investire nel campo delle risorse digitali, con particolare attenzione alle società coinvolte nel processo di tokenizzazione, un processo che mette in relazione gli asset reali con i registri distribuiti.

I sostenitori della tokenizzazione ritengono che possa portare maggiore efficienza e liquidità ai mercati. Finora, questo approccio ha portato il gruppo a investire in una società di consulenza e software, di cui van Oerle non ha rivelato i nomi.

In qualità di investitore nei mercati pubblici, il fondo fintech Lombard Odier si rivolge a società con una capitalizzazione di mercato di almeno 500 milioni $. Secondo van Oerle, c’è una carenza di società quotate in borsa che si concentrano esclusivamente sulla tokenizzazione.

Allargare gli obiettivi del fondo a tutta la fintech entro cinque anni

I criteri di investimento del fondo limitano il suo universo alle società di asset digitali. Ma il suo mandato va oltre la tokenizzazione. La definizione di Van Oerle di fintech è “tutta la tecnologia che migliora i servizi finanziari esistenti o consente la creazione di nuovi”.

Ciò include società di pagamenti, sicurezza informatica, finanza personale e software. Per quanto riguarda le risorse digitali, Van Oerle ritiene che il fondo sarà in grado di andare oltre il suo approccio “picks and shovel” entro i prossimi cinque anni.

Dopo questa fase iniziale, la banca sarà in grado di scegliere i vincitori, ha detto. “Un paio di anni fa, ogni incontro iniziava con “immagina un mondo”, giusto? Ora, penso che siamo passati ad una fase di proof of concept, che è stata sviluppata negli ultimi tre anni.

E ora ci stiamo spostando di nuovo verso i primi segnali di una fase iniziale di implementazione”, ha affermato. “Entro i prossimi cinque anni vedremo sicuramente chi trarrà vantaggio da questo tipo di nuovi asset che arrivano sul mercato e la mia previsione è che si tratti per lo più di aziende che non conosciamo oggi, che non sono pubblicamente note ma che possono crescere abbastanza velocemente una volta che ci sia trazione in questo campo di innovazione.”