Israele applicherà le regole bancarie per l’antiterrorismo alle criptovalute

Israele applicherà le regole bancarie per l’antiterrorismo alle criptovalute - Israele  Flag and mosqueSecondo quanto riferito, l’Autorità israeliana per la lotta al finanziamento del terrorismo e al riciclaggio di denaro imporrà nuove normative su vari prodotti finanziari digitali, tra cui le criptovalute.

L’unità governativa ha espresso la speranza che la legislazione riduca l’uso di criptovalute nelle attività criminali e garantisca maggiore supporto agli investitori locali.

Standard chiari per le criptovalute

Un recente rapporto del Jerusalem Post legge che Israele intende aumentare la chiarezza nel settore degli asset digitali applicando regole bancarie antiterrorismo a bitcoin e altcoin.

In precedenza, le autorità dovevano spendere risorse significative per scoprire frodi in aree in cui le aziende non erano obbligate a segnalare tutte le attività finanziarie. Dopo la nuova politica, tuttavia, tutte le aziende legate alle criptovalute dovranno presentare rapporti come le banche.

Shlomit Wagman, direttore dell’Autorità israeliana per la proibizione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo (IMPA), ritiene che l’iniziativa dovrebbe avvantaggiare la rete finanziaria del paese.

Si prevede che l’impiego sistematico delle criptovalute nelle attività criminali raggiunga i livelli più bassi poiché i terroristi e altri attori malintenzionati troveranno più difficile nascondersi dietro documenti contraffatti. La politica si concentrerà anche sui criminali che utilizzano risorse digitali quando commettono crimini contro l’umanità.

Le nuove regole aiuteranno anche le piccole imprese di criptovaluta a fornire maggiore fiducia nella sicurezza dei loro servizi poiché la segnalazione promette di essere più accessibile e modernizzata.

Inoltre, alcune transazioni superiori a 50.000 NIS richiederanno sempre una serie di rapporti. Hamas ha dato potere alle criptovalute?

Nei paesi considerati ad alto rischio per il finanziamento del terrorismo, anche le transazioni superiori a 5.000 NIS richiederanno la segnalazione.

Wagman ha osservato che un terzo delle nazioni in tutto il mondo ha già imposto politiche simili e Israele non dovrebbe restare indietro.

“L’applicazione dei regolamenti costituisce un vero progresso per l’economia israeliana, l’industria Fintech e per migliorare la concorrenza finanziaria” per fornire al pubblico servizi migliori”, ha concluso.

Israele ha lanciato numerose azioni negli ultimi mesi per fermare l’impiego di valute digitali in attività illecite.

Ad esempio, nel luglio di quest’anno, l’Ufficio nazionale israeliano per il finanziamento del terrorismo ha ordinato la confisca di 84 indirizzi crittografici considerati collegati al gruppo militante palestinese – Hamas. Le fonti hanno rivelato che i portafogli contenevano più di 7,7 milioni di dollari in valute digitali.

Per l’ordine di sequestro, è diventato chiaro che Tether (quotazione USDT) era il bene preferito dall’organizzazione terroristica. Altri includevano Bitcoin (BTC), Tron (TRX), Ether (ETH) e persino la “moneta meme” Dogecoin (DOGE).