Jean-Claude Trichet promuove in maniera indiretta le valute digitali

Jean-Claude Trichet promuove in maniera indiretta le valute digitali

Jean-Claude Trichet promuove in maniera indiretta le valute digitali - shutterstock 786941158

L’ex presidente della Banca Centrale Europea (BCE) dal 2003 al 2011, Jean-Claude Trichet, ha parlato recentemente alla decima conferenza annuale di Caixin a Pechino e ha condiviso le sue opinioni sul Bitcoin, le criptovalute e, in modo diplomatico, valute digitali controllate dallo stato.

Come scritto dal giornale South China Morning Post (SCMP), Trichet ha affermato di dubitare che criptovalute come il Bitcoin possano mai diventare il futuro del denaro, a causa della loro “architettura”.

Tuttavia, l’ex capo della BCE afferma di comprendere benissimo l’importanza della tecnologia blockchain e il fatto che i mezzi di pagamento digitali siano davvero inevitabili, inoltre, aggiunge che il Bitcoin non è adatto per diventare denaro corrente, il che può significare solo due cose:

  1. Ha paura che l’attuale sistema finanziario perderà il suo potere a causa di un sistema monetario decentralizzato e caotico, quindi vuole cercare di fermare l’inevitabile ascesa del Bitcoin che nel 2019 si è nuovamente rafforzato.
  2. Sapendo che il Bitcoin è una valuta decentralizzata e quindi difficile da manipolare, sta delicatamente cercando di dire “Hai quasi indovinato”, il futuro del denaro sarà davvero in valuta digitale, ma non è Bitcoin, perché esso non può essere manipolato dai broker e non possono influenzarlo direttamente, come oggi fanno con le monete.

All’epoca della fintech venture di Facebook detta Libra tuttavia, le sue parole non erano molto diverse rispetto al Bitcoin. Infatti, pur essendo un sistema centralizzato, secondo Trichet non è centralizzato dallo stato, e semmai dovrebbe essere considerata una minaccia (anche se sta usando tutto mezzi legali per diventare una realtà), si prenderanno provvedimenti al riguardo.

Bitcoin o no, il denaro digitale è già realtà

Una simile opinione è stata espressa anche da altri membri della BCE e della Commissione europea, tra cui Yves Mersch, Bruno Le Mair e Christine Lagarde, che hanno criticato ironicamente sia Bitcoin che Libra, definendole come operazioni/monete che non dovrebbero mai entrare sul suolo europeo.

Eppure, allo stesso tempo, si contraddicono parlando di una valuta digitale europea che rappresenterebbe l’euro digitale, molto probabilmente ispirata alla valuta digitale della Banca centrale cinese (CBDC), che è stata la prima a far circolare una moneta basata su blockchain e distribuita su scala nazionale.

Bitcoin e le altre valute digitale devono iniziare a preoccuparsi? Tutto dipende dalla community che gira attorno alle criptovalute, poiché non esiste un singolo organo o organizzazione centralizzata per forzare l’uso di Bitcoin o qualsiasi altra valuta digitale.

Sia che le persone utilizzino Bitcoin come valuta digitale, un protocollo di scambio di informazioni crittografato, una riserva di valore o un investimento speculativo, dipende da loro e se vogliono continuare a usarlo o meno.

In base ai dati storici e indipendentemente dal prezzo del Bitcoin, l’ultima era di Bitcoin indica chiaramente che non solo le persone scelgono di usare le valute digitali, ma sempre più sono state coinvolte nelle transazioni di Bitcoin ogni anno a partire dal suo lancio, indipendentemente da quanto i governi e le banche centrali cercano di farlo sembrare uno “strumento di riciclaggio di denaro pericoloso che, sfortunatamente, non possiamo controllare”.