La Brexit potrebbe sospingere le criptovalute?

La Brexit potrebbe sospingere le criptovalute? - Boris Johnson

Sono ormai molti gli osservatori che hanno notato il balzo verso l’alto della quotazione del Bitcoin, e quindi delle criptovalute in genere, in corrispondenza di una crisi geopolitica.
Se negli ultimi giorni è tornata ad affacciarsi quella conseguente alla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, rimane sempre sullo sfondo la Brexit, ovvero l’imminente uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Un evento che potrebbe diventare catastrofico per l’economia mondiale ove l’uscita fosse hard, ovvero senza un preventivo accordo tra le controparti in grado di depotenziare le conseguenze previste.

Brexit: possibilità di guadagno per chi investe in monete virtuali?

Una notizia di questi giorni sembra confortare la tesi delle criptovalute viste come una sorta di bene rifugio dagli investitori in previsione di una imminente crisi. L’exchange OKEx ha infatti rilasciato una dichiarazione sulla Brexit, affermando che essa potrebbe non solo offrire agli investitori ottime opportunità di guadagno nel settore delle criptovalute, ma anche giovare all’intero ecosistema crypto.
Il post in questione è stato affidato a Medium e ha messo in relazione proprio la guerra commerciale tra USA e Cina e Brexit nella versione hard prospettata da Boris Johnson, il nuovo Premier che ha di recente preso il posto di Theresa May, incapace di far uscire il Paese dall’impasse in cui è caduto dopo il trionfo del Leave al referendum sulla permanenza o meno del Regno Unito nell’Unione Europea.

Il parere degli analisti

Il parere di OKEx è del resto sostanzialmente condiviso da un gran numero di analisti, come ricordato da un recente studio condotto da Cindicator Analysis, secondo il quale il 63% di quelli che sono stati intervistati ritiene che la Brexit rappresenterà ancora per molto tempo una delle principali fonti di incertezza sul mercato. Ammonta invece al 73% la percentuale degli intervistati che ha espresso l’intenzione di aggiungere divise virtuali al proprio portafoglio di investimento, in particolare quelle ad alta capitalizzazione come ad esempio Bitcoin, Ethereum e Litecoin.

Il rapporto dell’Institute for Government

Il comunicato di OKEX va a riprendere nella sua analisi un rapporto pubblicato dall’Institute for Government proprio sulla Brexit, in cui l’organizzazione afferma di ritenere elevate le probabilità che l’uscita avvenga senza un preventivo accordo con l’UE. Ipotesi fortemente temuta dagli analisti e dal sistema politico e finanziario in quanto potrebbe innescare una fase di tensione notevole sui mercati, mettendo a repentaglio una congiuntura economica ancora problematica.
Va infatti a questo punto ricordato come proprio l’UE rappresenti uno dei maggiori partner commerciali del Regno Unito e, soprattutto, il naturale approdo di quasi la metà delle esportazioni britanniche. Un fattore che si è andato a riflettere sulla quotazione della sterlina, arrivata nei giorni passati ai minimi nei confronti del dollaro.

La crescita del Bitcoin

A conferma di quanto affermato dall’exchange, occorre sottolineare come da quando è stata sancita la decisione di portare il Regno Unito fuori dall’UE, il Bitcoin abbia fatto registrare una crescita clamorosa, pari ad oltre il 1000%. Una performance del tutto inusuale anche in un ambito volatile per definizione come quello rappresentato dai mercati finanziari.