All’inizio dell’anno, le chiacchiere delle banche centrali e dei governi sulle valute digitali delle banche centrali (CBDC) sono aumentate. Proprio questa settimana, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) è tornato alla ribalta, favorendo le CBDC rispetto alle criptovalute.
Questa settimana, il FMI ha favorito le CBDC rispetto alle criptovalute, nonostante alcuni governi e regolatori non vedano alcun bisogno immediato delle CBDC. All’inizio di questo mese, la Camera dei Lord del Regno Unito ha dichiarato che non c’era alcun bisogno urgente di una valuta digitale della banca centrale nel Regno Unito. Un comitato della Camera dei Lord ha riferito che le CBDC presentano sfide per la stabilità finanziaria e la protezione della privacy.
Panorama delle valute digitali delle banche centrali
Dopo la revisione della Camera dei Lord, la Federal Reserve degli Stati Uniti ha rilasciato la sua attesissima revisione delle CBDC. Mentre la FED non ha preso alcuna decisione se perseguire una CBDC, la FED ha identificato i rischi chiave che includevano la sicurezza e la stabilità del sistema finanziario, la privacy, la protezione dei dati, e la prevenzione dei crimini finanziari, e l’efficacia dell’implementazione della politica monetaria, tra gli altri. Sulla base della revisione della FED, gli Stati Uniti sono ancora lontani da un dollaro USA digitale.
Secondo CBDC Tracker, solo due paesi hanno completamente sviluppato ed emesso la CBDC, questi sono le Bahamas e la Nigeria. Ci sono un certo numero, tuttavia, in fasi pilota, tra cui la Cina.
Insieme alla FED e alla Banca d’Inghilterra, la BCE è attualmente nella fase di ricerca per fornire un euro digitale. Mentre l’adozione delle criptovalute continua a crescere, tuttavia, i governi e le banche centrali potrebbero trovare un maggiore incentivo a mettersi al passo con quelli come la Cina.
La Commissione europea cerca di far progredire la discussione sulla CBDC
Mercoledì, la Commissione europea ha annunciato piani per proporre un disegno di legge nel 2023 per introdurre una CBDC. Nel luglio dello scorso anno, l’Eurosistema aveva lanciato il progetto dell’euro digitale.
I tempi del progetto includevano una fase di indagine di 24 mesi, con l’obiettivo di affrontare le questioni relative al design e alla distribuzione. I risultati chiave di un euro digitale includevano:
- Soddisfare i bisogni degli europei.
- Aiutare a prevenire attività illecite.
- Evitare un impatto indesiderato sulla stabilità finanziaria e la politica monetaria.
- Complementare al contante e non sostituirlo.
Mentre i progressi vengono fatti dietro le quinte, la proposta di legge mira a snellire i progressi verso un euro digitale. Al momento, la BCE ha fissato il 2025 come prima data di emissione.
