Il prezzo del Bitcoin è sceso sotto i 7.000 $ in risposta al grave crollo del prezzo dei futures sul petrolio WTI. Nella situazione attuale, con il prezzo di Bitcoin che subisce le pressioni della pandemia in corso e dell’halving imminente, la criptovaluta per eccellenza sembra patire anche il recente crollo del prezzo del petrolio.
Il crollo del prezzo del petrolio potrebbe aver alimentato l’ultimo calo di Bitcoin
Il prezzo del petrolio è recentemente crollato terribilmente, scambiando in negativo. Un recente rapporto di Bloomberg ha mostrato che il prezzo dei contratti futures sul West Texas Intermediate (WTI) – il benchmark petrolifero per il Nord America – è sceso così in basso per la prima volta.
Questo è accaduto semplicemente perché la pandemia di coronavirus ha esaurito le economie così tanto da aver ridotto anche gli acquisti di petrolio. Per questo motivo, le compagnie petrolifere nordamericane hanno sostanzialmente troppo petrolio rispetto agli acquirenti o addirittura i depositi.
Il crollo del prezzo del petrolio ha avuto effetti significativi sull’indice S&P 500 e sul Dow Jones. Anche il bitcoin sta soffrendo e attualmente è quotato 6,856 $. Anche se potrebbe non essere direttamente collegato, il co-fondatore di Stack Matthew Dibb ha ipotizzato, invece, una connessione indiretta.
L’inversione di marcia di BTC “è più probabilmente attribuibile alle perdite nel mercato azionario, che possono essere direttamente o indirettamente influenzate dai prezzi del greggio, piuttosto che alla tendenza al ribasso del greggio direttamente”.
Opinioni rialziste e ribassiste su Bitcoin
Indipendentemente dalla situazione attuale, molti sono ancora rialzisti sulle possibilità di Bitcoin. Il popolare autore Glen Goodman ha affermato che a causa della pandemia, la Federal Reserve americana sta facendo diverse mosse per salvare l’economia.
Goodman indica inoltre che alcune di queste mosse passano come manipolazioni che potrebbero rivelarsi dannose. La buona notizia è che il mercato delle criptovalute è distaccato da queste dinamiche e questo potrebbe essergli favorevole.
C’è anche l’halving da considerare. Il dimezzamento della ricompensa per i minatori, causando una maggiore scarsità di BTC, dovrebbe gonfiarne i prezzi. La storia, infatti, suggerisce si creino le condizioni per un significativo picco dopo un halving.
Il CEO di Voyager Digital, Steve Ehrlich, ritiene che l’attuale situazione economica, unita al dimezzamento, sarà favorevolmente rialzista per Bitcoin. Tuttavia, non tutti sono rialzisti. Il famoso sostenitore di Bitcoin Peter Brandt ha avvertito che Bitcoin potrebbe non essere all’altezza delle sue aspettative.
In un tweet, Brandt afferma che esiste una ragione sufficiente per chiunque sia ottimista su Bitcoin. Indipendentemente da ciò, sottolinea che i tassi di adozione sono ancora scarsi, suggerendo che la criptovaluta rappresenta solo una piccola percentuale del commercio globale.
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