La SEC è ancora in corsa per controllare l’industria dei bitcoin (e ha un’agenda nascosta)

La SEC è ancora in corsa per controllare l'industria dei bitcoin (e ha un'agenda nascosta) - sec crypto 1140x600 1La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, sotto le direttive del suo presidente Gary Gensler, sta correndo freneticamente per far registrare gli exchange di criptovalute presso l’agenzia. Questo avviene anche mentre i legislatori continuano a discutere il quadro di regolamentazione dei criptoasset, senza però raggiungere un consenso. 

Regolamentazione specifica per il mercato delle criptovalute

In un video pubblicato giovedì su Twitter, Gensler ha invitato il personale dell’agenzia a collaborare con gli exchange di criptovalute in modo che siano “regolamentati proprio come gli scambi di titoli”. I funzionari dell’autorità di vigilanza dei mercati stanno anche sviluppando modi per far registrare alcune criptovalute come titoli. 

In assenza di una regolamentazione specifica per il mercato delle criptovalute, Gensler sta ripetutamente spingendo affinché la SEC gestisca l’approccio degli Stati Uniti al settore delle criptovalute.  

Allo stesso tempo, però, quest’anno sono state presentate al Congresso tre proposte di legge per rendere la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) il principale regolatore dei mercati delle criptovalute spot.

Battaglia di territorio sulla regolamentazione dei criptoasset e un’agenda nascosta 

Alcuni legislatori statunitensi si stanno unendo all’idea di limitare l’influenza della SEC sul settore delle criptovalute.  

In primo luogo, le senatrici Cynthia Lummis (repubblicana) e Kirsten Gillibrand (democratica) hanno presentato la loro proposta di legge bipartisan per regolamentare il bitcoin e le altre criptovalute negli Stati Uniti.  

La loro proposta prevede che la SEC rimanga ai margini dell’ecosistema dei criptoasset, nonostante abbia cercato a lungo di espandere la propria portata normativa nel settore delle criptovalute.   

In questo senso, Lummins e Gillibrand propongono che sia la CFTC a fungere da autorità di regolamentazione finale e non la SEC. Un’idea fortemente applaudita dalla comunità, che rifiuta la posizione aggressiva assunta da quest’ultima nei confronti delle aziende del settore. 

La scorsa settimana, i senatori Debbie Stabenow e John Boozman hanno presentato una nuova proposta di legge per la tutela dei consumatori che attribuirebbe alla CFTC la giurisdizione esclusiva sul commercio digitale di materie prime.  

Un’agenda nascosta che non è così invisibile

D’altra parte, esiste una terza proposta di legge, denominata “Digital Commodity Exchange Act of 2022”, che propone anche che la CFTC abbia giurisdizione sulle criptovalute. 

Tuttavia, la SEC sembra avere un’agenda nascosta che non è così invisibile, come è stato riportato da alcuni media. L’agenzia statunitense sta intensificando il suo giro di vite sull’industria delle criptovalute. 

Si sta persino “utilizzando le regole preesistenti della finanza tradizionale per sorvegliare il mercato delle criptovalute”, osserva il Financial Times. 

La SEC starebbe indagando sulla maggior parte degli exchange di bitcoin negli Stati Uniti, come Bitcoin Revolution. In effetti, la SEC ha messo gli occhi su Coinbase per aver presumibilmente permesso agli utenti di negoziare token che avrebbero dovuto essere registrati come titoli. 

Il caso ha messo in allarme l’intero settore e le aziende stanno rivedendo le loro politiche e procedure per prevenire eventuali interventi della SEC, come ha dichiarato Teresa Goody Guillén, partner di BakerHostetler, uno studio legale statunitense, all’agenzia di stampa citata.