La Sierra Leone si avvia sulla strada della Blockchain

La Sierra Leone si avvia sulla strada della Blockchain - Julius Maada Bio

Anche la Sierra Leone ha deciso di avviarsi sulla strada della Blockchain, al fine di sfruttarne le indubbie potenzialità per promuovere il proprio sviluppo economico. Il governo locale, infatti, ha appena annunciato la propria intenzione di introdurre un sistema di identità nazionale basato su questa tecnologia entro la fine dell’anno in corso, permettendo in tal modo ai propri cittadini di rapportarsi in modo più facile con le istituzioni e promuovendo quell’inclusione finanziaria che per troppi africani è ancora un miraggio.
A darne l’annuncio è stato Julius Maada Bio, presidente eletto nel 2018, il quale ha indicato nella National Digital Identity Platform (NDIP), sviluppata in collaborazione con le Nazioni Unite e la società di servizi finanziari senza scopo di lucro Kiva, lo strumento che può rendere preziosa realtà l’attuazione del piano.

Un esperimento in due fasi

Lo stesso presidente ha poi cercato di spiegare il procedimento adottato, il quale avverrà in due fasi distinte. La prima è già stata completata con la digitalizzazione delle identità, mentre nella seconda proprio le identità digitali stabilite alla stregua di identificatore univoco riconosciuto a livello nazionale, ovvero il National Identification Number non duplicabile né riutilizzabile, aiuteranno nella segnalazione e ricerca del credito, facendo inoltre da fonte unica di riferimento per ogni servizio di consegna che avrà luogo nel Paese.

Scopo dell’iniziativa: aumentare l’inclusione finanziaria

Lo scopo principale del nuovo sistema nazionale di identità digitale, è quello di aiutare i fornitori di servizi finanziari a prendere effettivamente visione della storia creditizia di chi intenda aprire un conto o accedere a un prestito, al fine di accertarne la reale possibilità di pagare il piano di rientro. Una sorta di garanzia che dovrebbe aiutare l’economia reale, permettendo a molte famiglie e imprese attualmente escluse dal sistema creditizio di poter ottenere risorse a prezzi accessibili.
Lo stesso Maada Bio ha poi specificato come proprio l’accesso ai servizi di credito e finanziari sia in grado di migliorare in maniera significativa la vita dei cittadini rendendoli in grado di resistere a shock finanziari, e di rafforzare ed espandere il settore privato, ovvero la spina dorsale di ogni economia moderna.

Un passo molto importante

Per il Paese africano si tratta con tutta evidenza di un passo estremamente importante sulla via dell’innovazione. Un passo che nelle intenzioni del governo dovrebbe avere ritorni soprattutto in termini di formazione di una classe di nuovi imprenditori in grado di interloquire con il sistema creditizio, in modo da poter avere a disposizione le risorse finanziarie per poter coltivare il proprio sogno. In particolare si punta ad includere in questo processo anche settori sino ad ora esclusi dalla vita economica, come le donne, i giovani e le persone con disabilità. Il tutto senza cedere nulla sui principi di autonomia della Sierra Leone e di protezione dei dati raccolti dal sistema. I dati su ogni persona residente all’interno del Paese, infatti, saranno oggetto di archiviazione presso l’NCRA (Autorità nazionale per la registrazione civile) ove saranno protetti con la massima riservatezza in linea con le linee guida elaborate dal governo e con la prassi in vigore a livello internazionale.