Alla fine della scorsa settimana, la società di analisi on-chain Elliptic ha pubblicato i suoi risultati sulla scorta di Bitcoin acquistati dalla LFG per contribuire a garantire la stablecoin UST.
La Fondazione ha acquistato circa 80.000 BTC tra gennaio e maggio di quest’anno per rafforzare le riserve di UST. Da quando l’ecosistema Terra è crollato la scorsa settimana, molti si chiedono cosa fosse successo esattamente a quei 3,5 miliardi di dollari di Bitcoin.
L’organizzazione no-profit nata per sostenere la crescita dell’ecosistema Terra aveva annunciato che avrebbe acquistato fino a 10 miliardi di dollari in Bitcoin e altre criptovalute per sostenere UST. Tuttavia, ora tutto è cambiato.
Tracciare la scorta di Bitcoin
Elliptic ha riferito che più di 80.000 BTC sono stati spostati su due soli exchange principali, Binance e Gemini.
Il 9 maggio, la LFG ha annunciato che avrebbe prestato 750 milioni di dollari di Bitcoin alle società di trading over-the-counter (OTC) per aiutare a proteggere il peg UST. Nello stesso periodo, 22.189 BTC sono stati inviati da un indirizzo Bitcoin collegato a LFG a un nuovo indirizzo e, poche ore dopo, altri 30.000 BTC sono stati inviati da altri portafogli LFG a questo stesso indirizzo.
Elliptic ha monitorato questi due portafogli e ha riferito che l’intera somma di 52.198 BTC è stata inviata a un portafoglio presso la borsa di criptovalute regolamentata statunitense Gemini entro poche ore da queste due transazioni. I restanti 28.205 BTC sono stati inviati a un indirizzo di portafoglio presso Binance il 10 maggio, ha aggiunto prima di dichiarare:
“Non è possibile rintracciare ulteriormente gli asset o identificare se siano stati venduti per sostenere il prezzo degli UST”.
L’azienda ha concluso che coloro che cercano di recuperare le perdite di UST potrebbero essere interessati a determinare se il BTC è ancora detenuto sugli exchange.
Durante il fine settimana, il team Terra ha promesso un’autopsia e ulteriori aggiornamenti, ma al momento in cui scriviamo non c’è nulla di nuovo sul loro feed.
Il capo di Binance interviene
Il 14 maggio, il capo di Binance Changpeng Zhao ha espresso il suo punto di vista sul collasso del sistema, mettendo in dubbio la fattibilità di un hard fork. Ha affermato che “la biforcazione non conferisce alcun valore alla nuova biforcazione”, aggiungendo che “non si possono annullare tutte le transazioni dopo un vecchio snapshot, sia on-chain che off-chain (scambi)”, prima di chiedere:
“Dove sono finiti tutti i BTC che dovevano essere usati come riserve?”.
Forse avrebbe dovuto leggere il rapporto di Elliptic, visto che quasi la metà è andata al suo exchange.
Il 15 maggio ha continuato con la sua narrazione, affermando che “i fallimenti possono/dovranno accadere. Ma quando accadono, la trasparenza, la rapidità di comunicazione e la responsabilità nei confronti della comunità sono estremamente importanti”.
CZ ha confermato che la società non aveva investimenti attivi in Terra e non deteneva alcun UST. Tuttavia, questo non è di grande conforto per le migliaia di investitori che detenevano UST o LUNA su Binance, in quanto sono stati delistati dalla società la scorsa settimana prima che riprendesse a negoziarli il 13 maggio.
Al momento in cui scriviamo, UST era ancora molto lontano dal suo valore di riferimento, scambiato intorno a 0,148 dollari, mentre LUNA era al minimo a 0,00025 dollari.
