La startup cripto BitPay fa richiesta per diventare una banca statunitense regolamentata a livello federale

La startup cripto BitPay fa richiesta per diventare una banca statunitense regolamentata a livello federale - bitpay card mobile app 1024x683La società di pagamenti cripto BitPay ha presentato istanza per diventare una banca nazionale negli Stati Uniti.

BitPay pensa in grande e mira a diventare una banca nazionale

Secondo un avviso ufficiale dell’8 dicembre pubblicato dall’Atlanta Journal-Constitution, BitPay si è rivolto all’Office of the Comptroller of the Currency (OCC) per diventare una banca regolamentata a livello federale, denominata BitPay National Trust Bank, con sede in Georgia.

La notizia è stata riportata per la prima volta da The Block. Il documento depositato richiede un periodo di attesa di 30 giorni, in cui verranno effettuati dei commenti da indirizzare al direttore delle licenze OCC.

Brian Brooks ha annunciato all’inizio di quest’anno che avrebbe cercato di istituire un quadro di licenze per le startup fintech, comprese le società di criptovalute, per semplificare le loro operazioni negli Stati Uniti.

Al momento, gli exchange di criptovalute e altre società di pagamento digitale devono acquisire le licenze idonee al ruolo che hanno intenzione di ricoprire in ciascuno degli stati e territori degli Stati Uniti in cui sperano di operare, coma ha fatto ad esempio Bitcoin Pro.

Secondo la domanda di BitPay, la capitalizzazione totale che la sua banca nazionale riceverebbe per le azioni emesse sarebbe intorno ai 12 milioni di dollari, con 120 milioni di azioni da emettere. Diventando una banca nazionale, aziende come BitPay potrebbero aggirare l’attuale regime legale diverso stato per stato.

Il contraccolpo delle banche e dei legislatori democratici degli Stati Uniti

Il controllore aveva affermato a settembre scorso che la sua agenzia sarebbe stata pronta per iniziare a elaborare le domande. Più recentemente, egli ha detto alla CNBC che lo spazio crittografico potrebbe ricevere buone notizie alla fine dell’anno.

Tuttavia, le sue parole hanno scatenato una reazione da parte delle banche e dei legislatori democratici che vedono la sua attenzione verso le criptovalute come eccessiva e deregolamentare. La scorsa settimana, il rappresentante dem degli Stati Uniti Maxine Waters che presiede il Comitato per i Servizi Finanziari della Camera, ha scritto una lettera al presidente entrante Joe Biden chiedendogli di ribaltare una serie di azioni condotte dai capi delle agenzie del suo predecessore, compresi tutti i provvedimenti cripto di Brooks.

Non è chiaro se Biden accoglierà la richiesta. Brooks potrebbe anche assumere un mandato completo di cinque anni presso l’OCC. Il mese scorso il presidente Donald Trump aveva nominato l’ex consigliere generale di Coinbase per il ruolo, ma il Senato non ha ancora annunciato un voto di conferma.

Se Brooks non viene confermato, Biden o la sua segretaria al Tesoro designata, Janet Yellen, possono stabilire un altro nome. Recentemente, negli Stati Uniti è stato introdotto lo STABLE Act, che richiederebbe a tutti gli emittenti di stablecoin di seguire dei regolamenti bancari.

BitPay ha confermato la mossa in una dichiarazione inviata tramite posta elettronica. “Le nostre operazioni come banca fiduciaria nazionale saranno soggette a severi requisiti di sicurezza e solidità, che forniranno ai nostri clienti garanzie che i nostri servizi rimangano i migliori della categoria e ci consentiranno di essere soggetti a un quadro normativo uniforme”, afferma la dichiarazione.