Lagarde dice che nemmeno una recessione placherà l’inflazione attuale

Lagarde dice che nemmeno una recessione placherà l'inflazione attuale - Lagarde 1024x576 1Si prospetta una “lieve recessione”, ma non sarà sufficiente a “far scendere l’inflazione”, ha dichiarato il Presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Christine Lagarde. Il 3 novembre, in occasione di un evento in Lettonia, ha parlato del futuro dell’economia.

Lagarde ha avvertito che la BCE si sta concentrando sulla “stabilizzazione dei prezzi” nella zona euro. “Dobbiamo trovare quel tasso di interesse che ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo che abbiamo definito del 2% (di inflazione) nel medio termine”, ha dichiarato. Altrimenti, ha detto, i prezzi continueranno a salire, anche con una recessione (un calo dell’attività economica) già prevista da diversi analisti per i prossimi mesi.

Inoltre, in settimana ha commentato che “l’inflazione rimane troppo alta in tutta l’area dell’euro” e “rimarrà al di sopra dell’obiettivo per un periodo prolungato”. Ha aggiunto che “più a lungo l’inflazione rimane a questi livelli elevati, maggiore è il rischio che si diffonda nell’economia”.

Lagarde prevede che l’inflazione continui

Con questo scenario, Lagarde ha stimato che, se non riusciranno a ridurla, “i consumatori e le imprese cominceranno ad aspettarsi un’inflazione più alta in futuro, e questo è pericoloso”. Per questo motivo, ha chiarito che la zona euro avrà “più rialzi dei tassi in futuro” e che sono “determinati a fare tutto il necessario per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%”.

Questi commenti arrivano una settimana dopo che l’inflazione stimata dell’area dell’euro su base annua ha raggiunto il massimo storico del 10,7%. A fronte di ciò, la BCE ha fissato il secondo aumento consecutivo dei tassi di interesse dello 0,75%, come la Federal Reserve (Fed) statunitense.

Allo stesso tempo, tutto ciò avviene mentre l’euro rimane ai minimi di 20 anni rispetto al dollaro, scambiando alla parità 1:1. Allo stesso modo, altre valute si sono deprezzate fino a raggiungere i minimi storici nel 2022 e l’inflazione continua a livello globale, con un impatto non solo sull’eurozona, ma anche sugli Stati Uniti e sull’America Latina.

Come riportato da noi qualche tempo fa, ciò avviene dopo che la forte stampa di banconote a livello globale durante la pandemia ha fatto aumentare l’inflazione. Questo nonostante la Lagarde abbia assicurato che l’aumento dei prezzi nell’eurozona rallenterà entro il 2022. E in tutto questo come si comporteranno le criptovalute? Se utilizzate come bene di rifugio, la quotazione di BTC e le altre potrebbe salire di parecchio nel prossimo anno.