Le banche italiane stanno avviando gli esperimenti per un euro digitale basato sulla tecnologia Blockchain

Le banche italiane stanno avviando gli esperimenti per un euro digitale basato sulla tecnologia Blockchain - euro digitale 1024x683L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha avviato la sperimentazione di un euro digitale basato sulla Distributed Ledger Technology (DLT).

Anche l’Italia porta il suo contributo attivo per una valuta digitale europea

Composto da oltre 700 istituti bancari italiani, l’ABI ha affermato martedì che il progetto esaminerà la fattibilità tecnica di un euro digitale ed analizzerà ulteriormente i “nuovi servizi a valore aggiunto” che sarebbero attivabili come conseguenza della natura programmabile della tecnologia.

Il gruppo intende esplorare la possibilità di sfruttare la tecnologia DLT come infrastruttura principale di un euro digitale. “Lo scopo dell’iniziativa è contribuire in modo proattivo al dibattito pubblico e sostenere le banche che operano in Italia lavorando ad una prospettiva futura”, ha affermato l’ABI in un comunicato.

Gli esperimenti saranno divisi in due parti: una che esamina l’infrastruttura e il modello di distribuzione per valutare la fattibilità tecnica e un’altra che valuta come la programmabilità potrebbe fornire casi d’uso che differenzino una central bank digital currency (CBDC) dai sistemi di pagamento elettronici esistenti.

A novembre, la presidente della Banca centrale europea (BCE) Christine Lagarde ha dichiarato che, secondo la sua opinione, l’autorità monetaria della regione si muoverà per lanciare una versione digitale dell’euro nei prossimi due o quattro anni. Insieme ad altre banche centrali, la BCE sta lavorando attivamente su come potrebbe essere progettato l’euro digitale e come potrebbe funzionare una volta lanciato.

Chi sono le parti coinvolte nel progetto?

Diversi paesi stanno contribuendo alla ricerca per il lavoro della Banca Centrale Europea (BCE) sulla sua CBDC. Tuttavia, il progetto italiano in particolare si riferisce ad essa solo come un “euro digitale” e, per il momento, non menziona alcun coinvolgimento da parte della banca centrale del paese, la Banca d’Italia.

L’ABI ha una solida esperienza e quindi potrebbe potenzialmente dare un contributo prezioso. Più di 100 banche italiane sono impegnate nella produzione tramite l’attivazione di nodi blockchain come parte del Project Spunta, che consente la riconciliazione automatizzata dei conti interbancari utilizzando una soluzione blockchain che si basa su Corda di R3.

Gran parte del team Spunta sarà coinvolto nel progetto sulla valuta digitale, inclusi lo sviluppatore di Spunta NTT Data e il provider italiano di backbone SIA. Altri partecipanti sono la società di consulenza PWC e la società tecnologica Reply. Quest’ultimo è partner di “Fideiussioni Digitali”, progetto sponsorizzato dalla Banca d’Italia basato sulle fideiussioni blockchain per ridurre le frodi.

L’iniziativa sulla valuta digitale è aperta a tutte le banche che desiderano partecipare. L’impegno del settore bancario si focalizza anche sull’essere in grado di rispondere alle valute digitali private che stanno emergendo, che ovviamente includono Diem (ex Libra) di Facebook (azioni Facebook – ticker: FB). Diversi paesi europei hanno annunciato pubblicamente progetti di euro digitale, comprese le banche centrali di Francia, Estonia e Spagna, tra molti altri.