Le banche useranno le criptovalute prima di quanto pensiate

Le banche useranno le criptovalute prima di quanto pensiate. Ecco l’autorevole pensiero dell’ex manager di JP Morgan, Amber Baldet.

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Le banche? Inizieranno a usare e commerciare le criptovalute prima di quanto possiate pensare. O, almno, così ritiene Amber Baldet, ex manager di JP Morgan, che svelando la propria nuova start-up (Clovyr) la scorsa settimana, è tornata a parlare di criptomonete e, soprattutto, di blockchain.

L’ex manager di JP Morgan ha in particolar modo affermato che le banche più importanti – proprio come il suo ex datore di lavoro – potrebbero entrare nel business della criptovaluta in modo imminente.

“Penso che il tempo propizio stia arrivando prima di quanto la gente probabilmente sta pensando”, ha dichiarato Baldet alla CNBC – “Ma anche dove c’è un’attuale volontà, occorre pur sempre fare i conti con un impegnativo quadro giuridico e normativo”.

Nonostante i profitti degli investitori record sul Bitcoin, con un rialzo del 1.300 per cento in un anno, la maggior parte delle banche ha assunto un atteggiamento scettico nei confronti di questo asset. E solo in tempi recenti un big come Goldman Sachs ha riferito di essere in procinto di istituire la propria prima operazione di trading di bitcoin.

Tuttavia, a rappresentare una delle più grandi sfide non è tanto la strutturazione di un’offerta di trading, quanto la custodia delle criptovalute. Al momento, ha detto Baldet, le istituzioni finanziarie hanno pochi mezzi per salvaguardare le risorse digitali di un’azienda, anche se alcune soluzioni sono in fase di annuncio.

La banca d’investimento globale Nomura, con sede in Giappone, ha ad esempio dichiarato l’apertura di un’offerta di custodia, mentre l’exchange Coinbase ha annunciato anche una flotta di nuove offerte che include anche una soluzione di custodia, non solamente rivolta agli investitori istituzionali (che sembrano tuttavia i principali destinatari di tale proposta).

Per quanto poi attiene i progetti basati sulla tecnologia blockchain, Baldet ha ammesso che “non c’è modo di scoprire cosa c’è là fuori in questo momento, non possiamo usare Google per trovare le applicazioni”.

Baldet, che è stata inserita nell’elenco dei 40 tra i giovani più influenti nel mondo degli affari, ha guidato il Centro di eccellenza Blockchain di J.P. Morgan. Ha svolto un ruolo fondamentale nello stabilire la strategia della blockchain aziendale della banca e del suo progetto faro, Quorom.

J.P. Morgan ha sviluppato la sua tecnologia blockchain due anni fa per poterla sfruttare nei servizi di compensazione e di liquidazione di derivati e di pagamenti transfrontalieri, ma Baldet ha affermato che in realtà tale tecnologia può essere utilizzata in tutti i settori. “È un progetto open source, è completamente indipendente da qualsiasi settore”, ha concluso.