Le criptovalute nell’Europa dell’Est

Le criptovalute nell'Europa dell'Est - varsavia poloniaGiovedì 24 febbraio 2022, la Russia ha invaso l’Ucraina. La guerra è scoppiata nell’Europa orientale. Anche se non siamo qui per commentare la situazione politica in Ucraina e oltre, possiamo osservare un fatto: il governo ucraino si è rivolto alle criptovalute in tempi difficili.

La comunità crittografica ha risposto

Nei primi 5 giorni dalla sua nascita, Unchain Fund, un fondo di beneficenza per l’Ucraina fondato da figure di spicco della blockchain, ha raccolto più di 1,8 milioni di dollari. Da allora ha continuato a raccogliere altri milioni.

Ora, questo è forse l’apice della forza della criptovaluta nell’Europa dell’Est per tutto il 2022, ma nelle nazioni dell’Europa dell’Est che non sono sotto attacco da parte di un regime straniero, la comunità cripto continua a prosperare.

Alla fine del 2021, Chanalyis ha condiviso un rapporto che indicava che l’Europa orientale è un focolaio di truffe nel criptoverso. Da allora, il settore ha continuato a maturare. Sebbene il rapporto evidenziasse le preoccupazioni per l’uso illecito delle criptovalute nell’Europa dell’Est, il settore rappresentava comunque meno dell’1% degli asset di criptovalute in entrata e in uscita nella regione.

Nell’Europa dell’Est sono in molti a cercare di cambiare le carte in tavola e di aumentare i livelli crescenti di adozione in tutta la regione.

Uno di questi attori è COINZIX

La visione di COINZIX è quella di un insieme di prodotti facili, sicuri e affidabili, pronti a dominare il panorama delle criptovalute nell’Europa orientale. Non si accontenta di una borsa centralizzata, il team di COINZIX sta sviluppando una serie di prodotti incentrati sulle criptovalute che includono, ma non si limitano a, una rete di bancomat (attualmente attiva e in fase di espansione), una piattaforma di lancio, servizi di pagamento e il loro token di utilità nativo: $ZIX.

Tuttavia, da soli non saranno in grado di inaugurare l’adozione di massa delle criptovalute. COINZIX e altri cripto-evangelisti dell’Europa dell’Est dovranno lavorare insieme, al fianco dei governi, delle autorità di regolamentazione e della comunità globale, per garantire che l’Europa dell’Est svolga un ruolo centrale nel futuro della finanza digitale (e non solo).

Alcuni movimenti degni di nota nell’Europa dell’Est che riguardano la tecnologia blockchain e le criptovalute sono:

  • la “Camera di commercio per la blockchain e le nuove tecnologie” del governo polacco
  • Weld, società ucraina di Fintech, ha appena lanciato la sua carta di credito alimentata da criptovalute, nonostante le turbolenze del Paese.
  • Liberland, una micronazione non riconosciuta che sancisce la crittografia e la decentralizzazione, è appena stata visitata da Vice (ok, questo è un po’ fuori dal mondo, lo sappiamo).

La liberazione finanziaria attraverso la blockchain non avviene da un giorno all’altro. Al contrario, si tratta di una battaglia in salita che si sta combattendo in tutto il mondo, anche nell’Europa dell’Est, e attori come COINZIX non si fermeranno finché non sarà vinta.