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INX Ltd. ha dichiarato che lancerà la sua tanto attesa initial public offering (IPO) di riferimento la prossima settimana, concludendo un percorso di quasi due anni per la creazione di un exchange di criptovalute e security token. “Si prevede che l’offerta inizierà il 24 agosto 2020, o poco dopo”, ha affermato la società con sede a Gibilterra in un comunicato stampa.
Il progetto
INX ha prezzato i suoi 130 milioni di token, che verranno eseguiti sulla blockchain di Ethereum, a 0,90 $ ciascuno (qui la quotazione in tempo reale), per un totale di 117 milioni $ di proventi lordi. Considerando le spese e le commissioni da pagare alla società di consulenza A-Labs, la vendita raggiungerebbe 111 milioni $, secondo l’ultimo deposito di INX presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.
Il ricavato netto verrebbe utilizzato per sviluppare INX Trading Solutions, un exchange regolamentato per criptovalute, security token e derivati, e creare un fondo di garanzia per proteggere l’azienda e i suoi clienti in caso di violazione dei dati, errore di esecuzione del trading o inadempienza della controparte.
Gli strumenti offerti sono un ibrido di utility e security token
Gli investitori potrebbero usarli per pagare le commissioni di trading sulla piattaforma di INX. I token darebbero inoltre diritto ai detentori ad una quota dei profitti dell’azienda. La vendita di INX segnerà un importante traguardo per il settore blockchain.
Sarebbe la prima offerta di security token (STO) registrata presso la SEC e quindi legalmente commerciabile per i piccoli investitori. I precedenti STO non erano registrati ed erano accessibili principalmente a investitori facoltosi, con gli emittenti che si limitavano a presentare avvisi al regolatore; le initial coin offring (ICO) del boom del 2017-2018 sono state condotte con poco o nessun riguardo per la conformità.
La vendita di INX sarebbe anche una delle pochissime IPO nel settore blockchain e quasi certamente la più grande. È stata una lunga strada per l’azienda, le cui operazioni negli Stati Uniti sono guidate dall’amministratore delegato Alan Silbert.
Certificati e smart contract
INX ha segnalato per la prima volta la sua intenzione di rendere pubblica una bozza di dichiarazione di registrazione a gennaio 2018. La società ha depositato il suo prospetto F-1 (il modulo della SEC per gli emittenti esteri) quasi esattamente un anno fa.
Per rispettare le normative KYC (know-your-customer), INX ha scritto uno smart contract che consente solo agli indirizzi del portafoglio appartenenti a investitori che sono stati controllati e inseriti in una “whitelist” di ricevere i token.
TokenSoft, un’agenzia di registrazione specializzata in offerte di token blockchain, sta effettuando i controlli KYC e custodendo il registro degli investitori. Il mese scorso, INX ha assunto Paz Diamant come chief technology officer, come mostrano i documenti normativi. Diamant è l’ex amministratore delegato di ricerca e sviluppo e prodotti in eToro, dove ha sviluppato un sistema di trading di criptovaluta per broker, secondo il suo profilo LinkedIn.
