L’italiana Enel si espanderà negli Stati Uniti per una massiccia spinta al solare

L'italiana Enel si espanderà negli Stati Uniti per una massiccia spinta al solare - enel 1L’azienda energetica italiana Enel (azioni Enel – ticker ENEL) sta pianificando un’importante espansione negli Stati Uniti, come ha riportato giovedì il Wall Street Journal. Sarà uno dei primi gruppi stranieri che si occuperanno di energie rinnovabili a stabilirsi negli Stati Uniti, mentre il Paese sta cercando di liberarsi dai combustibili fossili.

Camminare sul sole

Come molti altri settori, la Cina domina attualmente l’energia solare, producendo oltre l’80% dei componenti solari del mondo. Ma Enel vuole portare un po’ di questa potenza produttiva negli Stati Uniti, con il progetto di costruire uno stabilimento dove produrre sia pannelli solari che celle di potenza, diventando così il primo produttore di queste ultime all’interno dei confini americani. Secondo il WSJ, l’azienda solare sta valutando siti in Texas e nella regione dei Grandi Laghi di New York, con la speranza di decidere una sede entro la fine del 2024.

Il piano di Enel è incentivato dall’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden, firmato quest’estate, che offre crediti d’imposta alle aziende che producono negli Stati Uniti qualsiasi cosa, dalle turbine eoliche alle batterie per veicoli elettrici. L’obiettivo della Casa Bianca è quello di creare una catena di approvvigionamento nazionale per le infrastrutture verdi, invece di affidarsi alle importazioni. Sebbene Enel sia una delle prime aziende a trarre vantaggio dalla legislazione, quasi certamente non sarà l’ultima:

  • Altri gruppi come First Solar, con sede in Arizona, LG, della Corea del Sud, e Honda, del Giappone, hanno già annunciato investimenti miliardari per la produzione di energia solare e batterie negli Stati Uniti.
  • Negli ultimi anni, gli Stati Uniti hanno aggiunto alle loro reti circa 20 gigawatt di capacità solare, sufficienti ad alimentare 3,6 milioni di case. Nel 2021 l’eolico e il solare rappresentavano il 13% dell’energia statunitense.

Non così di fretta: Le elezioni di midterm si sono appena concluse e la Camera controllata dal GOP ha promesso un controllo rigoroso che potrebbe ostacolare la distribuzione delle sovvenzioni governative. La rappresentante Cathy McMorris Rodgers, che probabilmente presiederà il Comitato per l’Energia e il Commercio della Camera, ha paragonato l’Inflation Reduction Act a “Solyndra on Steroids”. 

Solyndra era un produttore di pannelli solari che ha ricevuto 535 milioni di dollari in prestiti governativi nel 2009 ma è fallito solo due anni dopo, spingendo i repubblicani a criticare l’amministrazione Obama per aver approvato l’accordo. È sufficiente dire che il futuro solare non è del tutto garantito.