sulle cripto
La scorsa settimana, l’attacco della Russia all’Ucraina è stato seguito da ritorsioni, disaccordi e controversie da varie nazioni in tutto il mondo. Gli alleati della NATO hanno deciso di imporre sanzioni tagliando fuori la Russia dall’ecosistema finanziario globale SWIFT, che da molti è stato considerato una giusta “punizione per l’invasione del presidente Vladimir Putin in Ucraina”.
La controversia sullo SWIFT
Gli Stati Uniti e l’Unione europea (UE) hanno parzialmente tagliato fuori diverse banche russe dal principale gateway di pagamento internazionale, SWIFT. I beni della banca centrale russa dovrebbero essere congelati, limitando la capacità di Mosca di accedere alle sue riserve all’estero.
Secondo una dichiarazione congiunta, l’intenzione dietro questa mossa è di “isolare ulteriormente la Russia dal sistema finanziario internazionale”. SWIFT sta per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication. Il sistema è una piattaforma sicura per le istituzioni finanziarie per scambiare transazioni monetarie globali come i trasferimenti di denaro.
Gli esperti si aspettano che escludere le banche russe dalla piattaforma SWIFT potrebbe colpire duramente l’economia del paese. La Casa Bianca ha anche dichiarato che tagliare l’accesso a SWIFT farà sì che il paese si affidi al “telefono o al fax” per effettuare i pagamenti.
Tuttavia, come accennato in precedenza, la mossa potrebbe dare alle valute digitali delle banche centrali (CBDC), specialmente le CBDC come lo Yuan digitale cinese, un vantaggio nel mercato globale. Un analista di Bloomberg ha anticipato che questa mossa potrebbe fornire ad altri “rivali geopolitici, specialmente la Cina, la scusa per promuovere versioni digitali del denaro delle loro banche centrali nel commercio e nella finanza globale”. Questa mossa, se presa, potrebbe indebolire ulteriormente il peso internazionale del dollaro.
Nel frattempo, le criptovalute hanno avuto un ruolo importante nella narrazione più ampia, mentre le tensioni internazionali si intensificano. Secondo i rapporti, più di 19 milioni di dollari in BTC, ETH e USDT sono stati donati al governo ucraino fino ad ora.
La Cina potrebbe giocare le sue carte
L’analista di Bloomberg Andy Mukherjee ha inoltre dichiarato che i pilastri chiave dell’egemonia economica degli Stati Uniti sono lo SWIFT, i CHIPS e il dollaro. Pertanto, armare questi strumenti contro la Russia potrebbe convincere ulteriormente la Cina a costruire un’alternativa per sfuggire al dominio americano.
Secondo quanto riferito, la Cina ha già iniziato a costruire un’alternativa efficace al CHIPS – il Clearing House Interbank Payments System. Si dice che la nazione stia costruendo il proprio sistema di pagamenti interbancari transfrontalieri (CIPS).
Proprio come CHIPS regola i pagamenti internazionali in USD, CIPS mira a pagare i crediti in Yuan mentre funziona sulla sua rete di messaggistica. Tuttavia, mentre CHIPs detiene una quota di mercato globale del 40%, CIPS elabora solo il 3% delle transazioni internazionali.
Inoltre, l’analista dice che lo Yuan digitale, l’e-CNY, può aiutare la Cina a ridefinire la sua posizione nel mercato finanziario globale. Come per la banca centrale cinese PBoC, il token attualmente in fase di esecuzione pilota è “tecnicamente pronto” per l’uso transfrontaliero.
Le sanzioni non avranno l’effetto desiderato?
Inoltre, l’economista John Hopkins ritiene che mettere sanzioni alla Russia potrebbe essere controproducente per l’Occidente. Ha detto in un Tweet che mentre armare il sistema di pagamenti internazionali SWIFT potrebbe tagliare fuori la Russia, “rischia di erodere il sistema finanziario globale dominato dal dollaro. Infatti, darà origine a sistemi alternativi sviluppati da Cina e Russia”.
Così, mentre alcuni credono che le sanzioni siano controproducenti, altri trovano la mossa strategica per eliminare la Russia dalla più grande narrazione economica. Mentre il dominio del dollaro non si placherebbe in un giorno, con più alternative in vista, la quota di mercato dei top player potrebbe essere influenzata negli anni a venire.
