Meta vuole quasi il 50% di profitto su tutti gli NFT venduti nel suo Metaverso

Meta vuole quasi il 50% di profitto su tutti gli NFT venduti nel suo Metaverso - maxresdefaultMeta, la società precedentemente conosciuta come Facebook (azioni Facebook – Ticker FB), ha esposto i suoi piani su come intende generare entrate dal suo mondo virtuale, e non è una buona notizia per i creatori di contenuti.

La società prevede di prendere un taglio fino al 47,5% sulla vendita di NFT e beni digitali sulla sua piattaforma di realtà virtuale “Horizon Worlds”. Il mondo digitale è parte integrante di piani più grandi per sviluppare un Metaverso.

Meta ha annunciato i suoi piani di monetizzazione in un post sul blog l’11 aprile, affermando che sta lanciando un test con una “manciata di creatori” che permetterà di vendere oggetti ed effetti virtuali sulla piattaforma.

Ciò che non ha rivelato è il taglio massiccio dei loro profitti che prenderà.

Il profitto prima delle persone

Secondo la CNBC, un portavoce di Meta ha detto che l’azienda prenderà una “tassa di piattaforma hardware” del 30% in aggiunta alla propria tassa del 17,5% per gli oggetti digitali venduti attraverso il suo Quest Store. La comunità NFT si è indignata, come previsto.

In confronto, il principale mercato NFT OpenSea prende un taglio del 2,5% per ogni transazione, e LooksRare fa pagare solo il 2%. La differenza significativa è che queste piattaforme sono Web3, e Meta sta ancora seguendo il modello Web2, dove il profitto viene prima delle persone.

Meta ha precedentemente citato il pesante taglio del 30% di Apple (AAPL) per gli sviluppatori di app, affermando che vuole permettere ai creatori di fare di più, ma questa struttura di commissioni semplicemente li allontanerà. Il vicepresidente di Meta, Horizon, ha detto a The Verge: “Pensiamo che sia un tasso abbastanza competitivo sul mercato”.

Avvertenze per gli informatori

La preoccupazione e lo scrutinio sui grandi piani Metaverse di Meta stanno aumentando. All’inizio di questa settimana, l’informatore che ha fatto trapelare documenti che accusano Facebook di non aver protetto i suoi utenti l’anno scorso si è scagliato contro le sue ambizioni di mondo virtuale.

L’ex product manager di Facebook Frances Haugen ha detto a Politico che la società avrebbe bisogno di installare un sacco di hardware avanzato per raccogliere dati sui suoi utenti del Metaverso, aggiungendo:

“Posso immaginare di vedere solo una ripetizione di tutti i danni che si vedono attualmente su Facebook”.

È chiaro dalla loro struttura tariffaria che l’azienda valorizza il profitto sopra ogni altra cosa, rendendo il suo Metaverso un luogo pericoloso per trascorrere il tempo per coloro che tengono alla loro privacy e ai dati personali.