Riuscirà il Bitcoin a sfondare quota 50.000$? Sembra proprio di sì!

Riuscirà il Bitcoin a sfondare quota 50.000$? Sembra proprio di sì! - bitcoin 50kIl bitcoin in effetti ha già toccato quota 50.000$ su alcuni exchange, ma c’è bisogno che le cosiddette balene si decidano a passare dalla sua parte per avere un supporto definitivo a questa quota, come suggeriscono i dati. Lo scorso 16 febbraio in un tweet del CEO del servizio di analisi on-chain CryptoQuant Ki Young Ju, ha detto che uno degli ultimi ostacoli è rappresentato da “Coinbase premium”.

Un servizio premium negativo che rallenta la corsa verso l’alto

I tori martedì, durante una battaglia che vedeva chiaramente il Bitcoin emergere verso quota 50k, non sono di fatto riusciti a raggiungere il loro obiettivo. Analizzando il servizio premium, che contrappone il prezzo della coppia BTC/USD su Coinbase a quello della coppia BTC/USDT su Binance, Ki ha affermato che fino a quando questa situazione non fosse stata neutralizzata, raggiungere livelli più alti sarebbe stato molto difficile.

Attualmente il servizio premium è negativo, il che significa che costa meno acquistare bitcoin su Coinbase (scopri come comprare bitcoin). Di conseguenza, i trader, soprattutto le balene, continueranno ad accumulare. Solo quando il momentum si stabilizzerà, quota 50 mila verrà supportata maggiormanete.

Ki ha scritto che la battaglia per i 50k si sta combattendo tra le balene di Coinbase e quelle di Stablecoin, ovvero USD contro USDT.

I massimi storici raggiunti da altre stablecoin durante questo periodo di rialzi, sta a significare che gli investitori sono pronti a negoziare anche altri asset. Nel frattempo, la stablecoin più importante, Tether (USDT), ha accelerato la sua corsa negli ultimi mesi, raggiungendo una nuova capitalizzazione di mercato, che ora si avvicina alla cifra di ben 33 miliardi di dollari.

Tuttavia, nel momento in cui scriviamo questo articolo, le balene sono ancora tutte in attesa di vendere non appena BTC supererà quota 50k. Dando uno sguardo ai dati dei registri degli ordini su Binance, dimostra che gli ordini di vendita incrementali appaiono fino a 55k.

Nessun “FUD” rispetto al GBTC

Intanto, un analista ha messo in guardia gli investitori contro una errata interpretazione di un altro premium, questa volta rivolgendosi in particolar modo a quelli istituzionali. Dall’inizio del 2021, il Grayscale Bitcoin premium, che fa riferimento al prezzo che gli investitori pagano per le azioni del Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), è diminuito. Questo però non significa che l’interesse per il BTC è ridotto, ma rappresenta al contrario, una reale opportunità di acquisto.

Un premio GBTC più grande, segna un forte interesse in Bitcoin. Gli afflussi istituzionali in GBTC sono stati una delle maggiori indicazioni del mercato rialzista di questi ultimi mesi, quindi gli occhi sono tutti puntati lì. E ora che le quotazioni del premio sono in discesa, molti hanno iniziato a preoccuparsi. Almeno questo è quanto dice l’analista Alex Krueger.

Tuttavia, continua, le quotazioni non sono crollate a causa della diminuzione della domanda di GBTC, ma piuttosto a causa di una maggiore emissione. Infatti, sembra che Grayscale abbia aumentato costantemente le sue quote di partecipazioni in BTC, riavviando anche gli acquisti per Ether (ETH) dopo una pausa di quasi 2 mesi. Pochi giorni fa, si faceva segnalare per un asset in Bitcoin in gestione per il valore di 31,1 miliardi di dollari.