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Tether ha annunciato di voler lanciare un altro stablecoin: il “CNHT“, valuta ancorata allo Yuan cinese. Scopriamo i dettagli!
Tether, il più importante e controverso distributore di stablecoins, ha recentemente annunciato di voler lanciare un nuovo stablecoin: “CNHT”, asset ancorato direttamente allo Yuan cinese offshore (CNH).
Rispetto ad altri stablecoins, Tether USDT vanta una reputazione ed una diffusione davvero unica sulla rete: include blockchains come Omni, Ether, Tron e eOS reti su cui opera l’USDT.
Recentemente ha raggiunto e superato la quota di 4 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Inoltre, il ‘CNHT’ sarà il quarto stablecoin lanciato dalla piattaforma Tether, oltre ad altri tre stablecoin ancorati alle seguenti valute fiat: Dollaro statunitense (USDT), Euro (EURT) e yen giapponese (JPYT).
A ufficializzare la notizia è stato Zhang Dong, uno degli azionisti della piattaforma di scambio di affiliazione di Tether – Bitfinex.
Ha inoltre condiviso che la sua piattaforma RenrenBit sarà il primo a investire nello stablecoin.
Nel corso dell’anno 2018 gli Stablecoins hanno beneficiato di un netto incremento dei finanziamenti grazie al supporto di attori chiave del calibro di Huobi, StableUSD, Monerium, Stronghold, TokenX, Celo, TerraX, Paxos.
Anche la piattaforma di Social Trading eToro ha recentemente lanciato uno stablecoin onshore agganciato allo yuan con il ticker “CNYX“. Il lancio è avvenuto sulla piattaforma di scambio eToroX.
Da qui ben si comprende che è necessario fare una distinzione terminologica: lo Yuan onshore (CNY) opera sotto il controllo e la giurisdizione della Banca Popolare Cinese, mentre l’offshore Yuan (CNH) non è regolamentato e viene scambiato sui mercati valutari.
Anche se è ben nota per la produzione del primo stablecoin – USDT nel 2014, iFinex, la casa madre di Tether ha subito numerose controversie legali nel corso del tempo.
Non molto tempo fa, l’Ufficio di New York del Procuratore Generale (NYAG) ha presentato una denuncia contro i proprietari dell’Exchange Bitfinex.
Il caso è stato portato dinanzi alla Corte Suprema di New York. iFinex è stata accusata di appropriazione indebita di fondi pubblici.
Dovey Wan, famoso gestore di fondi cinesi, ha dichiarato che il token potrebbe indignare gli enti regolatori, primo tra tutti la People’s Bank of China (PBoC), la massima autorità bancaria del paese.
Lo stesso Governo cinese ha rivelato di voler lanciare una propria valuta digitale nazionale e spinge per un divieto assoluto per il mining di Bitcoin.
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