Un crollo delle criptovalute potrebbe imporre una riforma del sistema monetario globale?

Un crollo delle criptovalute potrebbe imporre una riforma del sistema monetario globale? - 1991534bab1a4871be5cc0ad05af6977Per migliaia di anni, c’è stata una valuta internazionale dominante. Fino al 15 agosto del 1971, quando il presidente Nixon chiuse la finestra dell’oro e revocò il diritto dei governi stranieri di riscattare le loro attività in dollari per l’oro, le valute dominanti erano state monete d’oro o d’argento, o banconote o conti convertibili in oro o argento.

Oggi si naviga a vista

Storicamente, queste valute dominanti andavano e venivano. Il dollaro degli Stati Uniti ha soppiantato la sterlina britannica, che era stata la valuta dominante nel mondo nel 19esimo secolo, all’inizio della prima guerra mondiale.

Anche se l’oro era stato gettato in mare da Nixon, esisteva ancora un sistema monetario globale: il “sistema di Bretton Woods”. Quel sistema era stato messo a punto da un cast stellare, tra cui John Maynard Keynes, a Bretton Woods, nel New Hampshire, per tre brevi settimane nel luglio 1944. Sotto il regime di Bretton Woods, i valori delle principali valute mondiali erano fissati, o al almeno non potevano variare troppo.

Una volta che l’oro è stato rimosso dal paniere, però, il sistema di Bretton Woods si è rotto ed è stato abbandonato nel 1973. Da allora, il mondo ha viaggiato alla cieca.

Il crollo dei mercati

Allora, cosa è successo dopo i fatidici eventi del 1971 e del 1973? Era un po’ come attraversare le cascate del Niagara in un barile. Sopra le cascate, le acque sono calme. Sotto, le acque sono turbolente. Il passaggio è brutale. In effetti, il passaggio da un sistema di tassi di cambio “fissi” che erano collegati, per quanto vagamente, con l’oro a un non sistema di tassi di cambio fluttuanti è stato brutale.

Il valore del dollaro è precipitato e anche il Dow Jones che è crollato del 45%. Il dollaro è crollato contro il possente franco svizzero, perdendo il 65,5% del suo valore tra gennaio 1971 e ottobre 1978.

In breve, gli anni ’70 si trasformarono in un incubo economico per gli Stati Uniti. Grazie alla decade degli anni Settanta, la parola “stagflazione” è entrata nel nostro lessico. Dopo la tumultuosa transizione, inoltre, la navigazione non è stata così agevole. La frequenza e la gravità delle principali crisi finanziarie internazionali sono aumentate.

Un crollo per tutti

Ricordate la crisi della tequila messicana della metà degli anni ’90, la crisi finanziaria asiatica e la disfatta del rublo russo? Da allora anche le crisi bancarie ci hanno fatto visita con maggiore frequenza. Chi può dimenticare la crisi dei risparmi e dei prestiti degli anni ’80 o il fiasco di Lehman Brothers del 2008?

Le cose non sono andate bene nemmeno per i consumatori e i risparmiatori americani. Un dollaro del 1971, dopo cinque decenni di inflazione, oggi varrebbe solo 15 centesimi.

È ora di sostituire il nostro non sistema con un nuovo Bretton Woods. Bretton Woods è stato il risultato di un temporale perfetto: alcuni grossi problemi; un insieme di idee che ha attirato un consenso; un gruppo di partecipanti preparati e capaci; e un leader, vale a dire gli Stati Uniti, che era pronto a guidare il mondo.

Oggi, non vedo una tempesta così perfetta all’orizzonte. Inoltre, un collasso dell’ecosistema delle criptovalute in rapida espansione potrebbe essere sufficiente per segnalare l’arrivo di una tale tempesta.