Un exchange australiano vuole rendere più green le criptovalute

Come noto,  e come più volte abbiamo avuto modo di chiarire su queste pagine, l’impatto ambientale delle attività di mining criptovalutario è enorme. E dunque trovare nuove soluzioni per compensare questo problema è importantissimo, per quanto non semplice. Ebbene, la piattaforma di exchange e trading australiana Independent Reserve potrebbe aver trovato una soluzione creativa. Ma quale?

L’operatore australiano si sta sforzando di fare la propria parte nel rendere Bitcoin più green e, in tal senso, la nuova “partnership” con Climeworks, società con sede in Svizzera che ha come obiettivo quello di catturare la CO2 dall’aria attraverso una tecnologia proprietaria, è un passo tangibile in questa direzione.

L’exchange ha rilevato che intende cercare di catturare almeno 1 tonnellata di CO2 all’anno, quale step per poter rendere più “verde” l’industria della criptovaluta. Naturalmente, un simile sforzo innovativo da solo non sarà sufficiente a produrre un impatto reale, ma è comunque un passo in avanti.

La stessa Independent Reserve ha poi riconosciuto che… scommettere su un cavallo non è mai un’idea intelligente. E proprio per questo motivo l’azienda australiana ha chiesto di diventare membro aziendale di Trillion Trees, un’iniziativa che pianterà 1 trilione di alberi entro il 2050, in maniera tale da ridurre le emissioni globali annuali di carbonio fino a un quarto. Senza il sostegno delle aziende, evidentemente, una simile visione non è realizzabile.

Durante il primo anno come membro corporativo, Independent Reserve cercherà di fare la sua parte piantando almeno 200 alberi in varie regioni del Paese, e incrementando tale numero anno dopo anno, a patto – ovviamente – che la propria richiesta di adesione sia approvata.