Unicef ora può ricevere donazioni in criptovalute

L’Unicef ha appena dichiarato, con un comunicato stampa ufficiale apparso sul proprio sito web, che sarà ora in grado di ricevere, detenere ed erogare donazioni di criptovalute grazie al suo nuovo Fondo criptovalutario. Si tratta della prima volta in cui una struttura dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, l’Unicef, potrà utilizzare le criptovalute per finanziare iniziative a beneficio di bambini e giovani di tutto il mondo.

Sempre stando a quanto precisato dal comunicato, l’Unicef Cryptocurrency Fund ha un funzionamento tale per cui i contributi ricevuti verranno mantenuti nella loro criptovaluta originaria (quella di versamento del contributo), e potranno essere a loro volta concessi nella stessa criptovaluta.

Si tratta di un’impresa nuova ed entusiasmante per l’UNICEF – ha detto Henrietta Fore, Direttore Esecutivo dell’Unicef – Se le economie digitali e le valute hanno il potenziale per plasmare la vita delle generazioni future, è importante esplorare le opportunità che offrono. Ecco perché la creazione del nostro Cryptocurrency Fund è un significativo e gradito passo avanti nel lavoro umanitario e di sviluppo“.

Unicef ha anche precisato che i primi contributi al Fondo saranno devoluti dalla Fondazione Ethereum e andranno a beneficio di tre beneficiari del Fondo per l’innovazione di Unicef – e di un progetto coordinato dall’iniziativa GIGA per collegare le scuole di tutto il mondo a Internet.

La Fondazione Ethereum è entusiasta di dimostrare il potere di ciò che la tecnologia Ethereum e la blockchain possono fare per le comunità di tutto il mondo. Insieme all’Unicef stiamo agendo con il Cryptofund per migliorare l’accesso ai bisogni, ai diritti e alle risorse di base“, ha dichiarato Aya Miyaguchi, direttore esecutivo della Fondazione Ethereum. “Il nostro obiettivo è sostenere la ricerca e lo sviluppo della piattaforma Ethereum e far crescere la comunità di coloro che beneficiano di una tecnologia che migliorerà innumerevoli vite e industrie negli anni a venire. Vorremmo ringraziare l’Unicef e la famiglia Unicef dei comitati nazionali per la loro leadership nel creare insieme un reale progresso”.