Unicef vuole farvi fare mining di criptovalute (per beneficienza)

Unicef vuole farvi fare mining di criptovalute (per beneficienza). Da oggi potete donare a Unicef cedendo una parte della potenza di calcolo.

Unicef vuole farvi fare mining di criptovalute (per beneficienza) - thehopepage

Sul proprio sito internet Unicef ha lanciato una pagina che vi permette di donare alla sua filiale australiana… senza sborsare nemmeno un euro. Tutto ciò che dovete fare è infatti cedere una parte della vostra potenza di calcolo hardware, per far contribuire al mining di criptovaluta.

Come funziona The Hopepage

Stando a quanto afferma Unicef, oltre 2.600 persone hanno già donato criptovalute mediante The Hopepage, dove gli utenti sono in grado di impostare la percentuale di potenza di elaborazione che sono disposti a fornire al sito web – con un massimo dell’80 per cento (fate attenzione a non impostare la percentuale in modo troppo elevato). Più a lungo gli utenti rimangono sul sito, più criptovaluta aiuteranno a estrarre per conto di Unicef: come immaginabile, la criptovaluta così estratta permetterà di fornire ai bambini rifornimenti salvavita “come acqua potabile, cibo e vaccini”.

Dopo aver fatto clic su “Inizia donazione”, vi apparirà un pop-up nel browser in cui si afferma che “thehopepage.org desidera utilizzare la potenza di calcolo”, assicurandovi che gli algoritmi funzionano tramite la sandbox del browser, e che quindi non sono necessari download.

La notifica vi dichiarerà altresì che il meccanismo verrà alimentato dallo strumento di mining basato su Javascript di Coinhive, lo stesso strumento utilizzato da Salon come alternativa sperimentale alla generazione di entrate pubblicitarie, e anche da alcuni altri siti web, per periodi di tempo più o meno prolungati. Si tenga conto che lo strumento usa Monero, un’alternativa al bitcoin: sebbene Monero possa essere usato più raramente per acquistare direttamente beni e servizi, può pur sempre essere facilmente trasformato in valuta fiat per comprare provviste.

Sempre in riferimento al suo funzionamento, The Hopepage mostra il tasso di hash, ovvero la velocità con cui si sta estraendo la criptovaluta, nell’angolo in alto a destra. Quando si inizia la donazione, la pagina dichiarerà altresì quale aiuto concreto si contribuirà a realizzare.

Quanta energia consuma The Hopepage

Se siete su un laptop, noterete che la batteria inizierà a scaricarsi dopo pochi minuti di utilizzo del sito. Pertanto, fate molta attenzione a quanta potenza di calcolo volete regalare a The Hopepage: maggiore è la potenza ceduta, più rapidamente si scaricherà la batteria.

Ad ogni modo, The Hopepage è realmente un modo creativo per portare le persone a donare in beneficenza, ed è altresì la seconda istanza che Unicef ha rivolto al mondo delle criptovalute per finanziarsi. Già lo scorso febbraio Unicef ha lanciato un sito chiamato Chaingers.io domandando ai visitatori di estrarre Ethereum, da trasformare in fondi per i bambini siriani. Lo sforzo non è stato di grande successo in quanto ha raccolto solo poco meno di 1.000 euro nei mesi in cui è stato reso disponibile.

Ad ogni modo, è un segnale di una evoluzione che potrebbe farsi sempre più insistente nei prossimi mesi. Gli utenti di Facebook possono già domandare ai loro amici di donare a enti di beneficenza come regalo di compleanno, mentre la New Inquiry ha lanciato un servizio di mining simile lo scorso novembre chiamato Bail Bloc, che dona Monero generato dal potere di calcolo degli utenti a The Bronx Freedom Fund.