Wells Fargo testa la sua criptovaluta per le operazioni interne

Wells Fargo ha affermato l’intenzione di testare la sua criptovaluta alimentata su blockchain per aiutare a spostare i contanti attraverso le proprie divisioni in tempo reale.  La valuta, denominata Wells Fargo Digital Cash, sarà collegata al dollaro statunitense e potrà essere trasferita utilizzando la tecnologia del libro mastro della banca, al fine di tenere traccia dei pagamenti all’interno della sua rete. In questo modo l’istituto di credito intende aggirare la presenza di terze parti nel processo di trasferimento dei beni, risparmiando costi e tempo.

Lisa Frazier, responsabile dell’Innovation Group di Wells Fargo, ha precisato l’intenzione di “eliminare gli intermediari che spesso possono allungare la tempistica per poter effettuare trasferimenti transfrontalieri di denaro”.

Naturalmente, il testing di Wells Fargo è puramente “interno”  e, dunque, i clienti di quella che è la quarta maggiore banca statunitense non dovranno apportare alcuna modifica al modo in cui interagiscono con le strutture dell’istituto (la criptovaluta, d’altronde, non sarà rivolta alla clientela).

Wells Fargo ha poi precisato che la fase pilota inizierà l’anno prossimo, ma di aver già testato la tecnologia spostando denaro tra il Canada e gli Stati Uniti. In seguito alla sua più ampia diffusione, l’azienda spera di espandersi verso i trasferimenti multi-valuta in modo pienamente efficace.

Sebbene i dirigenti di Wells Fargo siano stati lungamente rialzisti sul potenziale della tecnologia blockchain nei servizi finanziari, l’azienda ha più volte assunto un atteggiamento scettico nei confronti di criptovalute come Bitcoin, tant’è che l’anno scorso, Wells Fargo si è unita ai suoi competitors statunitensi nel vietare l’acquisto di Bitcoin da parte dei clienti con carta di credito, a causa della volatilità di tale investimento.