A Fortaleza il trasporto pubblico si paga anche in Bitcoin

A Fortaleza il trasporto pubblico si paga anche in Bitcoin - Fortaleza

Fortaleza, la quinta città brasiliana in ordine di grandezza, ha annunciato l’intenzione di permettere agli utenti del trasporto pubblico cittadino i pagamenti in Bitcoin. A darne la notizia è stato Opovo, il giornale locale, aggiungendo che Cootraps, la cooperativa statale di passeggeri cui è affidato il servizio aggiungerà gli asset digitali al ventaglio di opzioni per il pagamento attualmente disponibili, ovvero il contante e le carte di credito e debito.
Il direttore finanziario di Cootraps, Carlos Robério Sampaio, ha poi espresso il motivo che ha spinto l’azienda verso l’adozione dei BTC per i pagamenti, ovvero il desiderio di abbattere la burocrazia che grava sui metodi di pagamento e, per questa via, allargare la sua base potenziale di clienti.

Come avverrà il pagamento in Bitcoin

I pagamenti in Bitcoin saranno caratterizzati da estrema semplicità, grazie all’impiego di una app e dell’ormai noto QR code e il servizio dovrebbe essere in funzione entro la fine dell’anno, permettendo così agli utenti cittadini di pagare il biglietto in totale autonomia, senza alcuna interazione con il conducente. La conferma del pagamento avverrà sullo smartphone, il quale consentirà il facile superamento dei tornelli, mentre a bordo del veicolo sarà presente un apposito device, cui sarà delegato il compito di riconoscere la transazione avvenuta, ovvero il QR code generato al momento del pagamento.

I vantaggi che potrebbero derivarne

Secondo Pedro Henrique Alcino, project manager di Cootraps, l’allargamento dei pagamenti alla regina delle criptovalute potrebbe riversare notevoli vantaggi sull’azienda, in termini di ottimizzazione dei costi e burocrazia.
Per quanto riguarda in particolare il primo aspetto, permettendo al passeggero di dare vita a più operazioni possibile si consentirebbe una riduzione dei costi legati al personale, considerando come la percentuale di utenti che si affidano ancora ai pagamenti tradizionali, ovvero in contanti, si aggiri intorno al 40%. Obiettivi che però potrebbero essere resi abbastanza complicati da perseguire a causa del fatto che sono ancora molti i brasiliani che si affidano a questo strumento per le loro transazioni, facendone un fatto più culturale che pratico.

Brasile e criptovalute

La notizia proveniente da Fortaleza conferma ancora una volta come il Brasile costituisca una realtà estremamente promettente per gli asset digitali. Il più grande Paese del Sud America, infatti, sembra procedere in maniera sempre più spedita verso una regolamentazione del settore, volontà ribadita dalla decisione di Rodrigo Maia, presidente della Camera dei Deputati del Brasile, il quale ha avviato le procedure che dovrebbero condurre alla formazione di una commissione per il varo di un quadro normativo in grado di rendere sempre più forte e sicuro l’impiego delle divise virtuali.
L’orientamento sempre più favorevole nei confronti delle divise virtuali è poi stato favorito dalla nomina di Roberto Campos Neto al vertice della banca centrale, considerato come il banchiere sia da tempo un fautore degli asset digitali. Tra gli atti pratici che hanno testimoniato la voglia di innovazione del Paese vanno poi ricordate iniziative come quella messa in campo da Minasul, una delle maggiori cooperative di caffè brasiliane, tramite adozione di una sua criptovaluta.