Corea del Sud, investiti in media 6.000 dollari di criptovalute a testa

Corea del Sud, investiti in media 6.000 dollari di criptovalute a testa. Una recente analisi ci svela quanto le crypto sono entrate nei portafogli dei sudcoreani.

Corea del Sud, investiti in media 6.000 dollari di criptovalute a testa - skcrypto

Stando a quanto afferma un nuovo sondaggio, i cittadini sudcoreani investono in media 6.000 dollari in criptovaluta, cambiando la propria valuta fiat.

Ad affermarlo è un’analisi condotta nel mese di dicembre 2018 dall’organizzazione no-profit Korea Financial Investors Protection Foundation, citata dal quotidiano Arirang, che ha rivelato che il 7,4% dei 2.500 adulti intervistati ha dichiarato di aver acquistato valuta criptata almeno una volta. Si tratta di una percentuale che risulta essere incrementata dell’1% rispetto all’anno precedente, nonostante gli ostacoli che l’industria criptovalutaria e l’intero ecosistema si trovano ad affrontare a livello locale sotto forma di regolamentazione degli exchange, e di tutte le transazioni che concernono le valute criptate.

Ad ogni modo, l’incremento del numero di acquirenti non è certamente l’unico elemento che sta facendo sorgere una visione più positiva dell’ecosistema criptovalutario in Corea del Sud. A cambiare è infatti anche il fatto che tra coloro che ora posseggono una valuta crittografica, molti sono gli utenti che ne comprano più di prima. Rispetto al 2017,  infatti, l’investimento medio per persona è salito del 64% a oltre 6.000 dollari, ha detto ancora Arirang.

Sempre la stessa analisi ci rivela inoltre che gli investitori più “maturi” sono quelli più comunemente in grado di acquistare criptovalutaria. Dunque, nonostante si dica che il boom delle criptovalute è sostenuto principalmente dai più giovani, in realtà la fascia di maggiori investitori è quella delle persone che hanno mediamente 50 anni, seguita dalla fascia di investitori che hanno tra i 30 e i 40 anni.

Ricordiamo inoltre, come precisato da Cointelegraph, che il prezzo di bitcoin (BTC) in aumento a 5.300 dollari all’inizio di aprile ha stimolato il riemergere di una tendenza rialzista tipica del mercato sudcoreano. Conosciuto come “Kimchi Premium”, il fenomeno vede i trader locali pagare un premio per il Bitcoin, in particolare nelle borse, se misurato in termini di USD.

Nel frattempo persistono problemi per diversi operatori e investitori sul mercato, con una borsa sudcoreana che ha chiuso i battenti la scorsa settimana e un’altra, Bithumb, che continua ad affrontare l’effetto di un hack del valore di 18 milioni di dollari che si è verificato a marzo, ancora in parte da chiarire. Allo stesso tempo, la casa madre di Bithumb ha ottenuto un investimento di 200 milioni di dollari da un fondo giapponese, rivelando piani di espansione sia negli Stati Uniti che in Giappone.