Il governatore della Bank of England elogia Facebook per Libra

Il governatore della Bank of England elogia Facebook per Libra - Mark Carney

La pubblicazione del White Paper di Libra ha dato vita ad una serrata discussione all’interno del mondo finanziario ed economico, provocando una vera e propria spaccatura tra favorevoli e contrari all’avvento della nuova divisa digitale di Facebook.
Tra i tanti pareri espressi nel corso degli ultimi giorni, va posto in particolare rilievo quello rilasciato da Mark Carney, governatore della Bank of England, il quale si è mostrato molto più equilibrato di alcuni dei suoi colleghi intervenuti in precedenza. Andiamo a vedere il perché.

Le parole di Mark Carney

Il parere di Mark Carney su Libra è stato rilasciato nel corso di una recente conferenza stampa la quale ha visto protagonista il numero uno di Bank of England. Il punto centrale del suo discorso va in particolare a toccare un argomento che nell’imperversare di polemiche delle ultime ore è sfuggito a molti: la nuova creazione del social media di Mark Zuckenberg punta a risolvere alcuni problemi legati alle transazioni e ai pagamenti internazionali. Su questo aspetto, e non sui potenziali lati negativi, si dovrebbero quindi concentrare tutti coloro che sono chiamati ad analizzare il fenomeno Libra.
Lo stesso Carney ha poi voluto aggiungere un parere del tutto condivisibile, ovvero la necessità che Libra vada a risolvere i punti più controversi legati al suo avvento prima di fare la sua apparizione sui mercati, prevista per l’inizio del prossimo anno. Un auspicio legato proprio alle notevoli ambizioni espresse dal White Paper, secondo il quale essa dovrebbe diventare un prodotto sistemico che, in quanto tale, non può permettersi di battere colpi a vuoto, ad esempio conducendo alla sottrazione di fondi della clientela o andare anche temporaneamente off-line.

I tuoni di Donald Trump

Alle parole di Carney, però, hanno fatto da contraltare quelle di Donald Trump. L’attuale inquilino della Casa Bianca, infatti, ha espresso tutti i suoi dubbi su Libra in un tweet che ha presto fatto il giro del mondo, affermando che se “…Facebook e altre compagnie vogliono diventare una banca devono ottenere un nuovo documento di autorizzazione bancaria ed essere soggetti a tutte le regole bancarie, come le altre banche, sia nazionali che internazionali”. Nello stesso messaggio il Presidente degli Stati Uniti ha poi alzato ulteriormente i toni, affermando che il suo Paese ha già una moneta reale provvista di una posizione dominante, che non sarà mai scalfita.
Un parere arrivato a poche ore di distanza dall’audizione al Congresso di Jerome Powell, il chairman di Federal Reserve, il quale aveva a sua volta espresso il parere che Facebook dovrebbe rallentare il suo cammino verso il varo di Libra. Una esigenza secondo lui dovuta proprio alla necessità di chiarire una serie di aspetti, in particolare di carattere legislativo, i quali potrebbero rendere la divisa virtuale di Menlo Park un problema di notevoli proporzioni.
Nel frattempo Facebook sembra prendere atto delle notevoli resistenze che sta incontrando il suo progetto, dando risposte accomodanti ai rilievi, ma non è ancora chiaro come l’azienda imposterà le sue strategie venture. Non resta quindi che attendere i successivi sviluppi.