Libra parla con l’UE per cercare un’intesa

Il managing director di Libra Association, Bertrand Perez, ha confermato che sono attualmente in corso dei colloqui con i regolatori comunitari per poter agevolare il debutto della criptovaluta di Facebook, che dovrebbe essere lanciata sul mercato internazionale per il 2020. Non si tratta di una notizia inattesa, considerato che Facebook sta cercando di ammorbidire le posizioni dei regolatori globali in vista del varo della criptovaluta, ma è pur sempre una utile conferma in vista di qualche dato di fatto più sostanzioso da parte di entrambi.

Ricordiamo infatti come la criptovaluta sia finita sotto i riflettori delle autorità e dei governi di mezzo mondo, con Francia e Germania in qualità di Paesi maggiormente agguerriti in ambito europeo.

Questi colloqui preliminari, che faranno probabilmente parte di una serie di round particolarmente continuativi da qui al momento del lancio della valuta digitale di Facebook, dovrebbero avere un esito favorevole per le mire dell’associazione, che – come già affermato da Perez – sta concentrando i propri sforzi per poter soddisfare e rispondere alle crescenti preoccupazioni normative dei governi di tutto il mondo.

Insomma, giugno 2020 è ancora sufficientemente distante per poter mettere a punto una strategia di ingresso nei mercati globali, ma è evidentemente il caso di accelerare una intesa con i regolatori più importanti, come quelli europei e americani, al fine di non correre il rischio di far slittare il debutto della criptovaluta.

Peraltro, proprio di ritardo ha parlato in maniera vaga proprio Perez, che sebbene abbia affermato che la data del lancio costituisca una sorta di “stella polare”, in fin dei conti un ritardo di uno o due mesi sul programma non comporterebbe un grave problema. La cosa ben più importante, ha poi sottolineato Perez, è che ci si conformi alle autorità di regolamentazione, e che le autorità siano in linea con l’associazione, nonché pienamente convinte delle proprie soluzioni.