Libra perde pezzi: via eBay, Mastercard, Visa, Stripe e Mercado

Libra, il progetto di Facebook sull’ecosistema criptovalutario, ha dovuto fare i conti con una giornata non particolarmente favorevole. Venerdì, infatti, cinque dei membri fondatori dell’associazione Libra, di sostegno alla futura moneta di Mark Zuckerberg, hanno infatti ritirato il proprio appoggio. Si tratta, peraltro, di partner non certo marginali: eBay, Stripe, Visa e Mastercard, oltre alla piattaforma di pagamenti online Mercado.

Gli abbandoni di questi cinque colossi dei pagamenti elettronici seguono quello di PayPal, una settimana fa, infliggendo un duro colpo al progetto. E gli analisti non sottovalutano certamente tale evento, affermando che Libra avrebbe avuto bisogno della conoscenza di questi operatori per rendere la sua Libra un successo.

“Riteniamo che Libra fallirà, senza il coinvolgimento dei principali attori dei pagamenti, in quanto avrebbero dovuto portare una profonda ed essenziale esperienza nei pagamenti, e perché sono marchi di fiducia nel settore”, hanno scritto in una nota gli analisti di MoffettNathanson.

A peggiorare il tutto vi è l’evidenza che gli abbandoni di questi operatori stia avvenendo in un contesto di crescenti critiche al progetto Libra, che è stato presentato a giugno 2019 e che ha incontrato immediatamente lo scetticismo di politici, autorità di regolamentazione e organizzazioni non profit. David Marcus, il boss della blockchain di Facebook, è stato convocato per testimoniare davanti al Congresso alcune settimane dopo, mentre il CEO di Facebook Mark Zuckerberg dovrebbe essere al Campidoglio entro la fine di questo mese.

Se negli Stati Uniti non è stato certamente accolto con i migliori favori, il progetto ha avuto dure critiche anche qui da noi, con le autorità di regolamentazione che lamentano che i dettagli della criptovaluta non siano stati spiegati completamente, e che il progetto potrebbe turbare gli equilibri del mercato finanziario.

Ricordiamo che Libra è una proposta di moneta digitale globale che sarà gestita dall’Associazione Libra, un’autorità monetaria che Facebook sperava potesse avere 100 partner al momento del lancio, previsto per il prossimo anno. I membri avrebbero dovuto gestire i nodi utili per facilitare le transazioni sulla rete Libra, e mettere in portafoglio fino a 10 milioni di dollari per far partire il progetto.

Dei restanti membri fondatori della Libra, quelli intervistati (come Mercy Corps, Anchorage, Kiva e Andreessen Horowitz), hanno affermato di voler rimanere impegnati nel progetto. Ma per quanto tempo?