David Marcus, uno dei creatori di Libra risponde alle critiche sulla criptovaluta di Facebook

Il prossimo lancio di Libra, la criptovaluta chiamata a fare da carburante per le transazioni di Facebook, continua a destare notevoli preoccupazioni nel mondo politico. Nella discussione che ha fatto seguito alla pubblicazione del White Paper della creazione di Mark Zuckerberg, si è distinto ad esempio il governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney, spintosi a rilasciare una serie di commenti che dovrebbero far riflettere sul potenziale impatto di Libra sulla geopolitica globale, Secondo Carney, infatti, la valuta digitale di Facebook potrebbe addirittura ridurre l’influenza del dollaro sino a metterne in pericolo la funzione imperiale, ovvero di valuta di riserva del mondo.
Preoccupazioni che non hanno mancato di coinvolgere anche le istituzioni a stelle e strisce, dando spunto al Senato statunitense di criticare non solo le ambizioni non nascoste dal gruppo di sviluppo di Libra, ma anche la decisione di impiantare la società che dovrebbe gestirla in Svizzera.
Un vero e proprio fuoco di sbarramento cui ha cercato di rispondere in particolare David Marcus, numero uno di Calibra tramite Twitter. La sua opera di debunking è sicuramente da valutare per cercare di capire meglio la validità delle critiche sinora espresse al progetto.

La risposta di David Marcus

David Marcus ha deciso di far leva su Twitter per la sua controffensiva tesa a sminuire le preoccupazioni espresse da più parti. Nel suo messaggio ha affermato di non condividere le critiche a Libra in relazione alla possibilità che possa minacciare la sovranità degli stati nazionali sulla moneta. Secondo Marcus, essa è progettata per essere una rete e un sistema di pagamento migliore rispetto a quelle già esistenti e che funzionano come complemento alle valute fiat in modo da offrire preziosi servizi ai consumatori di tutto il mondo.
Ha poi aggiunto che Libra sarà supportata alla pari da un paniere di valute forti. Questo significa che ad ogni token di Libra corrisponderà un valore equivalente nella sua riserva. Soprattutto, non esiste una nuova creazione di denaro, il quale resterà rigorosamente sotto la giurisdizione dei Paesi sovrani.

Libra si sottometterà ad una forte supervisione normativa

Per tacitare i malumori, Marcus ha poi aggiunto che la nuova criptovaluta di Facebook vedrà l’avanzata del suo progetto in totale accordo con le banche centrali, i regolatori e i legislatori, in modo da poter infine raggiungere una rigorosa supervisione normativa. Un modo anche di impedire a Libra di debordare assumendo una importanza tale da mettere in pericolo la parità con il panel di valute forti individuate all’uopo.
Un impegno, quello alla cooperazione con i vari attori monetari e politici, su cui Marcus ha ripetutamente posto grande rilievo, sino ad affermare di attendere con ansia il momento in cui la Libra Association assumerà la piena direzione del progetto, ovvero subito dopo la ratifica della sua istituzione, in modo da poter concentrare i suoi sforzi sulla costruzione di Calibra.
Resta ora da vedere se le sue rassicurazioni saranno considerate sufficienti dagli ambienti politici cui erano rivolte, o se Libra continuerà ad essere sottoposta ad un vero e proprio fuoco di sbarramento nei prossimi mesi, come è accaduto sin qui.