Sta per arrivare OpenLibra: di cosa si tratta?

Non è ancora nata, e secondo qualcuno neanche vedrà la luce a causa delle resistenze politiche, ma già rischia di avere una temibile rivale. Stiamo parlando di Libra, l’annunciata criptovaluta di Facebook che sta scatenando un fuoco di sbarramento mai visto sinora.
In attesa che la sua vicenda proponga nuovi capitoli, dopo quelli che hanno agitato i mesi passati dalla pubblicazione del suo White Paper, la moneta virtuale di Mark Zuckerberg si trova già a dover fare i conti con OpenLibra. Di cosa si tratta?

L’annuncio a Ethereum Devcon 5

E’ stato Lucas Geiger, cofondatore di Wireline a darne l’annuncio nella giornata inaugurale di Ethereum Devcon 5: è stato lanciato un fork del codice open source di Libra teso a crearne una versione aperta, senza Facebook, ovvero OpenLibra.
La notizia ha naturalmente avuto vasta eco, e non poteva essere diversamente, considerato quanto sta accadendo intorno a Libra. Molti, quindi, si sono chiesti cosa sia effettivamente OpenLibra e perché potrebbe essere estremamente importante nel futuro.

Cos’è OpenLibra

Dietro al nome OpenLibra si nasconde in pratica il combinato disposto tra una piattaforma open source decentralizzata e il token destinato a circolarvi. Il gruppo di sviluppo che si muove dietro al progetto ha già provveduto a dichiarare l’intento di dare vita ad un progetto destinato a ricalcare le migliori caratteristiche di Libra andando però ad eliminarne quelle considerate negative. Come tali sono intese in pratica tutte quelle che non mirano a favorire il benessere della collettività, bensì quello di alcuni gruppi ristretti.
Come sarà realizzato questo intento di democratizzazione? La chiave di volta in tal senso sarà costituita dal fatto che la piattaforma sarà permissionless, ovvero decentralizzata e affidata alla gestione dell’insieme di sviluppatori e validatori i quali aderiranno alla futura rete. Una differenza nettissima rispetto alla divisa virtuale di Facebook, che sarà invece controllata da Libra Association, associazione no profit destinata a riunire le corporations aderenti al progetto, perlomeno quelle che nel frattempo non si saranno sfilate, come sta avvenendo in questi giorni.

L’importanza di OpenLibra

Per capire l’importanza di OpenLibra e le sue effettive potenzialità, occorre ricordare che l’esistenza di barriere al libero accesso per la creazione dei token sta generando non poche polemiche tra i fans delle criptovalute. Basterebbe ricordare come proprio l’afflato ad una democratizzazione della finanza abbia costituito uno dei capisaldi più affascinanti su cui hanno fatto leva le criptovalute per affermarsi. Se Libra consentirebbe comunque l’inclusione finanziaria di una miriade di soggetti oggi esclusi e impossibilitati ad usare strumenti semplici come un conto corrente bancario o una carta di credito per la gestione dei propri soldi, queste barriere darebbero vita semplicemente ad una sostituzione di Libra al dollaro. Il tutto senza peraltro dare garanzie sul versante della privacy, considerate le recenti vicissitudini di Facebook e allo scandalo di Cambridge Analytica.
Nel caso di OpenLibra, invece, i profitti che nell’altro caso sarebbero riservati ai soci di Libra Foundation potrebbero essere riversati su una platea più ampia di beneficiari. Considerata la tendenza al monopolio che caratterizza la finanza contemporanea, proprio questo potrebbe rappresentare il punto di forza del fork in programma.